Arriva da Ivan Catalano, eletto in Parlamento con il Movimento 5 stelle e ora passato al gruppo misto, un’interrogazione rivolta al Ministro dell’interno riguardo al Sindaco del Comune di Nettuno “Per sapere se esistono motivi di incompatibilità”. “Premesso che – si legge nel documento – dal 21 giugno 2016 la carica di sindaco di Nettuno è ricoperta dal dottor Angelo Casto, vice questore aggiunto della polizia di Stato;
con dichiarazione del 22 giugno 2016 indirizzata alla segreteria del comune di Nettuno e pubblicata sul sito internet istituzionale dell’ente locale, il dottor Casto ha attestato che nei suoi confronti: «non sussistono motivi di ineleggibilità o di incompatibilità, di cui ai decreti legislativi 18/08/2000, n. 267, 31/12/2012, n. 235 e 8/04/2013, n. 39 a ricoprire la carica di sindaco del Comune di Nettuno»;
tuttavia, il decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali prevede, all’articolo 60, comma 1, n. 2, che non sono eleggibili «nel territorio, nel quale esercitano le loro funzioni, i Commissari di Governo, i prefetti della Repubblica, i vice prefetti ed i funzionari di pubblica sicurezza»;
come ricavabile dal curriculum del dottor Casto, pubblicato sul sito del comune, e come esposto in una lettera diffusa in data 19 agosto del 2016 dall’opposizione in consiglio comunale, e ripresa da diversi mezzi d’informazione locali, l’eletto sindaco del comune di Nettuno avrebbe ricoperto al tempo delle elezioni, e ricoprirebbe tuttora incarichi di grande prestigio presso il commissario straordinario di Governo per le persone scomparse;
secondo gli stessi scriventi tale ruolo, considerata la competenza territoriale del suo ufficio estesa a tutta Italia, lo porrebbe «nelle condizioni di ineleggibilità previste dal decreto del Presidente della Repubblica 28 aprile 1982 n. 335 articolo 53, nonché dalla nota di chiarimento emanata dal Capo della Polizia il 6 aprile 1995 al protocollo N. 335/9801 G.D.8 quanto dall’articolo 60, comma 1 e 2 del decreto legislativo 267/2000» –:
se i fatti esposti in premessa corrispondono al vero; se il dottor Casto rivesta e/o abbia rivestito effettivamente, già al momento della candidatura, la posizione di funzionario di pubblica sicurezza presso il commissario straordinario di Governo per le persone scomparse o comunque presso un ufficio con competenza territoriale nazionale; se un tale ruolo, alla luce delle norme citate, determini un’eventuale condizione di ineleggibilità del dottor Casto e, in tal caso, quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare. (4-14247)”. Si resta in attesa di risposta, mentre è stata fissata per il prossimo 5 dicembre l’udienza chiesta dall’opposizione in cui il Tribunale di Velletri è chiamato ad esprimere un parere sulla stessa vicenda.