E’ stata presentata lunedì una denuncia alla Procura della Repubblica di Velletri da parte di Paride Tulli, ex consigliere comunale ed esponente locale del PSDI, in merito a delle presunte violazioni riguardanti la legge sulla trasparenza. In particolare Paride Tulli fa riferimento alle fatture riguardante il lavoro della Camassamabiente, società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti nel comune neroniano, relative all’annualità 2014. Di seguito riportiamo il testo integrale della denuncia presentata da Paride Tulli.
“Preso atto delle numerose infrazioni al Dlgs sulla trasparenza del 2016 da parte del comune di Anzio a seguito della richiesta del sottoscritto di copia della fatturazioni prodotte dalla Soc. Camassambiente, vedi protocollo comunale del 18/07/16, relative ai mesi di aprile, maggio e giugno concernenti la raccolta rifiuti. Considerato che il sito comunale “Amministrazione trasparente” contrariamente a quanto disposto dal comma 2 art.5 è fermo ad alcune fatturazioni del 2014 per cui completamente omissivo sui propri pagamenti in questo caso fatture di centinaia di migliaia di euro mensili. Confermato che l’art.6 comma 1 ribadisce il diritto di chiunque di richiedere copia qualora sia stata omessa la loro pubblicazione e al comma 3 “ l’esercizio di cui ai commi 1 e 2 non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente…”
Considerato che tale richiesta del 17/07 e ulteriore diffida a provvedere con protocollo comunale del 28/08/16 non sono state in alcun caso prese in considerazione dagli organi preposti come indicato dal comma 3 art 6, ovvero l’ufficio che detiene i dati diretto dall’Ing. Valter dell’Accio responsabile settore ambiente, e dalla Dr.ssa Marina Inches segretaria comunale nonché responsabile della trasparenza. Sottolineato che le fatturazioni in oggetto concernono un servizio sul quale pendono procedimenti giudiziari in corso quali la richiesta di rinvio a giudizio per l’ing. Dell’Accio e dell’assessore Placidi per voto di scambio e altro, nonché una sottoscrizione di 900 cittadini per la revoca dell’appalto, decine di articoli di stampa per i disservizi estivi e altre denunce di comitati di quartiere per pericoli alla salute pubblica derivanti da carenze del servizio di raccolta.
Preso atto che il termine previsto dal comma 6 art. 6 dei trenta giorni è stato ampiamente disatteso, il sottoscritto Paride Tulli nato ad Anzio ed ivi residente in v. Riviera Zanardelli 33 chiede l’intervento degli organi in indirizzo per gli eventuali reati di loro competenza e di infrazioni rilevate al Dlgs Trasparenza”.