“Ritengo opportuno chiarire il mio ruolo nella Marina di Nettuno Spa – ha replicato Aquino – faccio parte di un organo di controllo. Eventuali incompatibilità non riguardano i miei ruoli. Mi riservo di formulare note per iscritto”. La questione sarà comunque sottoposta al Segretario comunale e all’Anac per sapere cosa è giusto. Quindi si è passati a discutere del primo e unico punto all’ordine del giorno: l’eleggibilità del Sindaco Angelo Casto.
“Mi aveva fatto piacere – ha detto Casto – che l’opposizione aveva dichiarato che avrebbe lavorato con critiche costruttive e puntuali. Il mio compito di Sindaco è garantire la legalità solo la legge potrà disporre sulla mia persona e oggi – sottolinea – invito, dopo il gravissimo episodio dell’aggressione al marito di un consigliere a 5 Stelle, tutti ad abbassare i toni. Sono qui per garantire la crescita morale e sociale di una città che stiamo cercando di sollevare dalle macerie. E’ la legge che mi guida e che ha ispirato ma mia vita, la mia carriera, il mio percorso politico. Il mio ruolo, non operativo, in un ufficio nazionale, non ha nulla a che fare con l’Istituto della ineleggibilità o incompatibilità. Ho comunicato al Ministero il mio impegno politico, altrimenti avrei potuto incorrere in una sanzione, nulla più. Non ho mai lavorato, nella mia lunga carriera, con la questura di Roma, per cui potrebbero esserci problemi, e il mio ufficio, legato alle persone scomparse, dipende dalla Presidenza del Consiglio. Ho seguito come sempre la legge, e l’ho fatto anche con la mia aspettativa. Governerò con la mia meravigliosa squadra a 5 stelle per far rinascere questa città dalle sue macerie materiali e morali. Sono il Sindaco, sono stato eletto e per 5 anni rimango qui” ha concluso perentorio.
“Se ci aveste risposto prima – ha detto il consigliere di opposizione Fabrizio Tomei – non saremmo arrivati a questo punto. Chiedere è legittimo”. “Lo spirito con cui abbiamo appoggiato la richiesta del Pd – ha aggiunto Menghini – era quello di chiarire per far governare il Sindaco con la giusta forza. Abbiamo dato modo al sindaco di chiarire ma ci sono comunque elementi da chiarire”. “Spero non si sia offeso nel suo amor proprio – ha detto il consigliere Lorenza Alessandrini- non era questo l’intento”. “Io resto con il dubbio – ha detto Carlo Eufemi – continueremo a porre la questioni nelle sedi opportune. Se mi sbaglio lo riconoscerò”.
“I cittadini mi vogliono – ha concluso Casto – oggi alcuni hanno fatto ricerche per dirmi che sono eleggibile, che non devo andare via. Persone che non conosco personalmente. Ho preso i voti persone che non mi conoscono e che vogliono essere governate in maniera seria e onesta – ha concluso – si approfondisca nelle sedi opportune ma non fateci perdere tempo in consiglio, abbiamo una città da governare”.