Pierluigi Campomizzi, coordinatore di Noi con Salvini del Lazio, esprime a mente fredda le proprie sensazioni riguardo al lutto per le vittime del terremoto di Amatrice che la città di Anzio non avrebbe ricordato degnamente. Nel sisma, lo ricordiamo, ha perso la vita anche Alba Pazienti in Tontini, soprannominata “la Grace Kelly di Anzio”.
“In qualità di semplice cittadino e dal profondo del mio cuore avrei auspicato un maggiore e più tangibile rispetto nei confronti delle vittime del terremoto. Il lutto cittadino non si dimostra solamente con le bandiere a mezz’asta. Ho trovato che stridessero la festa in piazza, i fuochi d’artificio e la musica a fronte dei morti anche giovanissimi, provocati dal sisma” afferma Campomizzi.
“Basterebbe, in contemporanea con i funerali, anche una sola misera ora di serrande abbassate da parte dei commercianti, anche per fare percepire dall’esterno una comunità cittadina maggiormente coesa, ma così non è stato”.
(di Daniele Mancin)