“Nessuna risposta alla mia interrogazione in consiglio comunale e nessun documento, dopo una formale richiesta al funzionario che si occupa del settore cultura e turismo”. Questo è quanto riferisce il capogruppo del Pd Andrea Mingiacchi avanzando una denuncia di mancata trasparenza da parte dell’Amministrazione comunale in merito alle spese per il programma estivo in corso ad Anzio e al criterio con il quale è stato scelto quanto viene proposto ai cittadini.
“Ricordo che i consiglieri comunali non devono motivare le richieste di accesso ma, inspiegabilmente, a oggi non ho ancora ricevuto i documenti, né all’albo pretorio del Comune c’è traccia di delibere o determine relative all’evento noto come Summer time. Sappiamo solo, dopo mesi dalla decisione, quanto è costata parte dell’allestimento del teatro, mentre ignoriamo tutto il resto. Ci informa la stampa, invece– aggiunge Mingiacchi – delle figuracce fatte tra spettacoli saltati o messi in cartellone senza che fossero previsti e di tensioni all’interno di Villa Adele con il capo della segreteria del sindaco e i giornalisti”.
Il consigliere del Pd aggiunge: “Non mi vengono forniti gli atti richiesti e faccio appello, a questo punto, alla segretaria generale. Sono passato nel suo ufficio venerdì ma era impegnata e non ha potuto ricevermi, spero che voglia affrontare la questione di questo ennesimo caso di trasparenza negata. Capisco il balletto delle dimissioni per l’assessore e la voglia di mostrarsi del delegato al turismo, ma qui si tratta di atti che sono pubblici e a maggior ragione vanno consegnati a un eletto nell’esercizio del proprio mandato”