Home Politica Nettuno – Raccolta di sangue, il Comune non risponde

Nettuno – Raccolta di sangue, il Comune non risponde

La giornata di raccolta sangue con autoemoteca, programmata per il 20 agosto a Nettuno e organizzata dall’associazione Città Futura in collaborazione con la Rete di Tutti (Associazione volontari donatori sangue CTO – Sant’Eugenio) è stata annullata a causa  della mancata autorizzazione, da parte dell’amministrazione Comunale, all’occupazione temporanea di suolo pubblico per sosta dell’automezzo speciale e del gazebo 3×3 di servizio.

“Mi sembra davvero triste – ha commentato Giulio Verdolino, attivista di Città Futura – visto che la donazione del sangue è comunque un atto di grande solidarietà, soprattutto nel periodo estivo, quando la mancanza genera maggiori criticità. Avevamo chiesto un posto a discrezione del Comune, per poche ore, per non creare disservizi alla circolazione durante la stagione estiva. Non ci hanno nemmeno degnato di risposta, eppure la PEC dello scorso 4 agosto è stata recapitata e presa in carico! Vorrei tanto conoscere le motivazioni di questo rumoroso silenzio!”.

“Spero sia stato solo un disguido – afferma Danilo Conversi, Presidente di Città Futura – ma aspettavamo per lo meno una risposta anche negativa. Non sappiamo in quale ufficio o direzione sia finita l’istanza, ma impiegare uomini e mezzi, anche se volontari, ha un costo e non mi sembra giusto sperperare fondi destinati a servizi essenziali alla collettività. Prossimamente faremo la stessa richiesta ai Comuni limitrofi sperando in una minore superficialità nel valutare l’istanza”.

“La mancata risposta al Movimento Città Futura è un atto di arroganza di chi predica bene e razzola male. È inutile aprire dieci canali telematici dedicati alle problematiche della Città di Nettuno quando poi le e-mail non vengono lette o forse vengono cestinate! – va giù duro il Consigliere Regionale Fabrizio Santori (FDI) – Eppure la nuova Amministrazione pentastellata dovrebbe conoscere le problematiche della sanità regionale e soprattutto la carenza di sangue che si registra nel periodo estivo. Il sistema sanitario laziale è costretto ad acquistare 25 mila sacche dalle altre regioni, con un carico ulteriore sul bilancio dell’ente, per le gravi carenze che si registrano sul territorio in termini di donazioni che purtroppo continuano ogni anno a diminuire. Mentre le istituzioni e le tante meritevoli associazioni fanno campagne pro donazione c’è chi invece se ne disinteressa colpendo l’intero sistema di raccolta sangue”.