La questione del pagamento del servizio della numerazione civica è stata al centro dell’apertura del Consiglio comunale di Nettuno. A rispondere della questione l’assessore Nanda Salvatori. “C’è stata una mancata trasparenza da parte della precedente amministrazione – ha detto – i cittadini sono stati gravati di un obbligo economico non primario rispetto alle necessità. Sin dal primo atto dell’amministrazione Chiavetta, la determina 61 del 2011 a firma di Allocca – Faraone emerge la volontà di far pagare ai cittadini il servizio con l’Amministrazione che non aveva provveduto a reperire fondi per coprire il servizio. E questo lo testimonia anche l’inserimento dei bollettini che sono infine stati inviati ai cittadini, tra i residui attivi in bilancio. Questo appalto da un milione 800mila euro è giunto ora nella fase finale – ha aggiunto la Salvatori – e sono emerse svariate cricita, dalla posa non corretta delle mattonelle a bollettini troppo esosi con la spesa dell’appaltato divisa in unità immobiliari secondo i criteri Imu 2015, ma tutti gli atti finora firmati dal dirigente competente Gianluca Faraone dichiarano invece che le prestazioni del servizio sono state eseguite correttamente. La ditta – sottolinea ancora l’assessore – deve ancora fornire la banca dati informatica al Comune con la rilevazione di tutte le unità immobiliari, anche quelle non censite finora, e l’aggiornamento dello stradario comunale che sono cose essenziali a cui non vogliamo rinunciare”. Terminato il sunto sulla storia di questa contestata vicenda l’assessore Salvatori ha tracciato la linea che intende perseguire la nuova Amministrazione. “Il nostro obiettivo – ha detto ancora – è quello di reperire i fondi in bilancio per coprire la totalità del totale spesa dell’appalto, intendiamo contestate tutte le inadempienze e valuteremo la correttezza dell’intero iter legislativo portato avanti fino ad ora. E’ stata già aperta un’istruttoria da parte dell’Anac di cui si attende esito e abbiamo intenzione di chiedere un parere consultivo alla Corte dei conti per verificare se l’iter compiuto ha causato una danno economico”.
Non soddisfatto della risposta all’interpellanza da lui presentata il consigliere di opposizione Carlo Eufemi. “L’assegnazione del bando dei numeri civici è un atto illegittimo ab origine – ha detto – e va annullato e con esso tutti gli effetti prodotti. Vedo continuità con precedente amministrazione di voler far pagare il sevizio ai cittadini. Si poteva cogliere questa occasione dell’assestamento di bilancio che ci apprestiamo a votare per dare un segnale e invece il pagamento del bollettino risulta ancora tra i residui attivi. Deposito un’interpellanza anche per il prossimo consiglio comunale perché su questa vicenda continueremo a insistere fino a che non verrà chiarita”.
A questo ha preso la parola l’assessore Giuseppe Aquino. “L’assestamento di bilancio è stato approvato 28 aprile scorso. Qui siamo in fase di assestamento e di equilibrio – ha sottolineato – siamo aperti a modifiche sostanziali, anche a intervenire sui bollettini dei numeri civici, ma con criterio. Non possiamo in questa fase permetterci di fare voli pindarici”.
Diretti sul problema sono intervenuti anche consiglieri Claudio Dell’Uomo, Rodolfo Turano ed Enrica Vaccari che hanno chiesto rispettivamente: se i cittadini devono pagare i bollettini; se sarà previsto un ristoro per chi ha già pagato; e se l’Amministrazione fosse in grado di dare una data per una risoluzione del problema, dando un risposta definitiva ai cittadini relativa al pagamento.
La prima a rispondere è l’assessore Salvatori che ha specificato come quelli arrivati a casa dei cittadini siano degli “Avvisi bonari e non c’è sacralità dal punto di vista giuridico altrimenti sarebbero dovuti arrivare per raccomandata. Ovviamente al cittadino non possiamo dire di non pagare, per il momento l’iter è questo e stiamo lavorando per risolvere nel più breve tempo possibile la situazione. Ad oggi – ha aggiunto – sono pochissimi i cittadini che hanno pagato e quindi non credo sia difficile prevedere un ristoro”. Più piccata la risposta del vicesindaco Mancini alla Vaccari. “E’ scorretto dire che non siamo in grado di dire ai cittadini se debbano o no pagare – ha detto – questa è demagogia politica. La realtà è che non possiamo non che non siamo in grado di dare risposte precise, la legge ce lo impedisce e al momento non possiamo dare una data certa di quando questo problema verrà risolto. Ci stiamo lavorando dal primo giorno che ci siamo insediati e cercheremo di risolvere tutto nel minor tempo possibile”.