Quindici minuti di ritardo ci stanno tutti quando a convocare una conferenza stampa per annunciare il rientro i giunta sono un Sindaco e due Assessori, Roberta Cafà e Laura Nolfi, che dopo due settimane dalle dimissioni non sono ancora riuscite a far capire con chiarezza cosa le abbia portate ad un gesto così forte e, che alla fine di due ore di chiacchiere, non hanno fatto ben comprendere neanche perché hanno cambiato idea e cosa sia cambiato in questo periodo. Entrambe confermano di non averlo voluto spiegare “per non creare problemi personali e disagi ancora più forti” – dice proprio la Cafà, anche se in linea di massima, quando si decide di presentare delle dimissioni “irrevocabili”, la reazione di chi abbiamo deciso di lasciare non dovrebbe essere il nostro primo pensiero. Spiegare il proprio gesto ai cittadini e agli elettori, quindi, è sembrato un fatto secondario. All’indomani della presentazione delle dimissioni sono subito iniziate, delle “trattative per il rientro in giunta”, tra bar e uffici, che hanno costretto il Sindaco Luciano Bruschini, alla guida di una coalizione bizzosa, a spendere molto dei suo tempo anche prezioso (il Sindaco ci ricorda che il suo lavoro è articolato e importante, che è tutore di 30 bambini in qualità di Primo cittadini, di cui si prende cura ma anche degli impegni intensi per molti altri problemi cittadini di non facile soluzione) a fare da paciere. Quindi, in nome dei “rapporti umani che vengono prima della politica”, Bruschini ha convinto le due esponenti femminili della giunta “che si sono sentire isolate e non ascoltate” – ha sottolineato la Cafà, e che “sono state snobbate per tante questioni non strettamente attinenti al proprio assessorato” ha ribadito la Nolfi, dai colleghi maschi (e a quanto pare maschilisti) e professionisti della politica e degli assessorati (in conferenza erano presenti tra il pubblico Sebastiano Attoni e Alberto Alessandroni), tutto alla fine è tornato a posto.
Problemi non personali ma tra le persone avrebbero portato a queste dimissioni irrevocabili poi diventate revocabili, che oggi, questo ci è parso di comprendere, si possono considerare risolti grazie all’intervento del Sindaco e degli assessori stessi, pronti a riabbracciare le colleghe snobbate e a non farlo più. Eppure, si sa, gli uomini (e anche le donne) non cambiano. Quindi probabilmente la Nolfi e la Cafà da domani si troveranno a dover discutere con gli stessi colleghi di ieri e, probabilmente, arriveranno altre dimissioni che verranno respinte. Il Sindaco che oggi è apparso tirato in mezzo a questo teatrino di immaturità politica, ci ricorda che è stato democraticamente eletto e che, nonostante qualche disagio (ogni riferimento all’immondizia è puramente voluto), la sua giunta ha lavorato tanto e sta facendo il possibile per la città e i cittadini, a cui è demandato il compito di valutare l’operato politico di questa maggioranza.
Oggi ci siamo trovati a raccontare una “crisi” personale e comportamentale, e a quanto pare poco politica (nessuna controversia su programmi e agenda, rimaste invariate), che ha preso il sopravvento nel dibattito politico cittadino. Ci sarà tempo in altri momenti per discutere di una programmazione dell’estate che non parte (inizia ad agosto ha ribadito Bruschini), di una richiesta di commissione d’accesso che non preoccupa, di un problema con l’immondizia che non si riesce a risolvere e di tante altre questioni come le biogas, la sicurezza, il personale, la riorganizzazione, le mese…… Gli assessori fanno i capricci, il Sindaco tira le orecchie e consola tutti, per le soluzioni dei problemi se ne può riparlare a settembre magari col fresco.