“Le condizioni del centro Usa e Jetta di via Goldoni ad Anzio sono veramente indecenti oltre che potenzialmente pericolose”. Lo scrivono in una nota stampa i Grilli di Anzio. “Rivoli di percolato provengono dai container dove vengono riversati i sacchi dell’umido, dai quali scaturisce un odore nauseabondo; non è dato sapere se il liquido, che ricordiamo è tossico, venga raccolto o, come sembra più probabile, lo si diluisca con acqua e lasciato asciugare e naturalmente infiltrarsi nel terreno. Bottiglie rotte, spazzate ai margini del piazzale. Cestoni che contengono elettrodomestici e apparecchiature elettroniche esposti alle intemperie. Mezzi pesanti che manovrano con containers stracolmi, mentre le auto degli utenti fanno slalom per raggiungere i cassoni. Conferire, soprattutto, sacchi pesanti di sfalci è praticamente un’impresa. Bisogna arrampicarsi sul bordo di un muretto sottile su cui insistono inferriate protettive, che però sono cedute in più punti e quindi traballanti. Ad aggravare la situazione c’è lo stato di abbandono dei campi circostanti, ricoperti da sterpaglie secche e quindi facilmente infiammabili. Nel corridoio retrostante giacciono abbandonati sacchi vuoti, vecchi cassonetti di indifferenziata, mastelli rotti. Preoccupati per le infiltrazioni di percolato e il pericolo di incendio che incombe su questa mini discarica, e le scarse condizioni di sicurezza di chi conferisce e anche di chi ci lavora, alcuni attivisti hanno provveduto a sporgere denuncia dello stato dei fatti qui sopra descritti. Si spera che questo atto forte possa sollecitare il ritorno ad una gestione consapevole di questo snodo importantissimo, allo stato attuale delle cose, per la gestione rifiuti ad Anzio, già al limite del collasso. Dispiace notare la latitanza delle opposizioni che, invece, di vigilare sulle criticità che stanno trascinando il Comune sempre più in emergenza rifiuti, si lanciano in consiglio comunale in attacchi personali a soggetti non presenti e che, dunque, non possono replicare oppure tessono le lodi di impianti Biogas che con la raccolta dei rifiuti e il controllo del territorio hanno ben poco a che fare”.
