Lo spettacolo si ripete triste e trito ogni anno. Documenti in ritardo e sbagliati, la manfrina della Prefettura che minaccia di tirare le orecchie ma poi porta tanta, tanta, tanta pazienza, gli uffici del comune di Anzio che non producono i documenti in tempo. E’ la saga dei documenti di bilancio neroniani che fanno apparire l’Amministrazione guidata dal Sindaco Luciano Bruschini (che sta facendo poco e male, che non riesce a garantire i servizi essenziali, a partire dall’igiene urbana) incapace di gestire l’economia, il personale e persino gli uffici di cui è alla guida da ben sette anni. L’ultima notizia, dopo il rinvio del rinvio dell’assise, fissata per il prossimo lunedì alle 16,30 è che manca il parere dei Revisori dei conti e non è detto che venga consegnato in tempo utile. La penultima di notizia, invece, è che il vicesindaco e assessore al Bilancio Giorgio Zucchini sarebbe pronto a consegnare le dimissioni ma anche qui bisogna essere prudenti. Di assessori che minacciano le dimissioni e poi staccano il telefono ad Anzio di recente ce ne sono stati diversi e nessuna dimissione si è infine concretizzata. Che ci siano tensioni in maggioranza non è una novità dell’ultimo minuto, il ritrovato amore e la rinnovata separazione con il gruppo che fa capo a Candido De Angelis non sono un mistero per nessuno. L’unica vera novità rispetto agli altri anni, in questa storia che assume sempre più i contorni della sceneggiata, è l’esito del risultato elettorale di Nettuno, dove l’onda grillina ha spazzato via la vecchia politica in un sol colpo. Anzio si dimostra incapace di andare avanti in maniera adeguata ma lo spettro del voto imminente non fa contento nessuno. Staremo a vedere già da lunedì se davvero si aprirà una crisi sempre annunciata o se, come è più probabile, il centrodestra ancora una volta troverà motivi di unione in un contesto in cui il voto rappresenta per la prima volta, davvero un’incognita.