“ll 2 luglio parteciperemo alla manifestazione organizzata dal Comitato Anzio No biogas per chiedere al Sindaco di riaprire la conferenza dei servizi e dire no alla centrale di via della Spadellata, la più pericolosa delle due previste ad Anzio e oggetto del ricorso al TAR, che se vinto, paradosalmente, sarebbe peggiorativo”. Lo scrivono in una nota stampa gli esponenti di Sinistra Italiana di Anzio. “Ci teniamo a precisare comunque che il nostro no ai due impianti di Anzio, non è un no alla tecnologia biogas in quanto tale, la quale se opportunamente regolamentata e gestita consentirebbe di ottenere notevoli benefici rispetto ai modelli attuali di smaltimento dei rifiuti. Il problema di entrambi gli impianti di Anzio, come per quelli dei Comuni limitrofi, è che mancano criteri di definizione delle distanze minime da scuole, centri abitati e altri punti sensibili, con conseguente pericolo per la salute dei cittadini, manca una politica preliminare di riduzione dei rifiuti e aumento del compostaggio e soprattutto manca qualsiasi relazione tra quantità di rifiuti prodotti e capacità degli impianti, sia sul territorio comunale, sia all’interno dell’ambito ottimale di gestione, come vorrebbero le direttive europee e la normativa nazionale, con l’evidente conseguenza che diventeremo la discarica di Roma. La battaglia per ottenere una gestione corretta del ciclo dei rifiuti, a nostro avviso, va condotta su più fronti. Da un lato la Regione Lazio, alla quale inviamo documenti da mesi e con la quale abbiamo avuto incontri negativi per ora, che non elabora un nuovo Piano di gestione dei rifiuti che è di sua ordinaria competenza e contribuisce così al caos che si sta creando in tutto il territorio regionale. Dall’altro il Comune di Anzio, il quale dovrebbe chiedere di riaprire la conferenza dei servizi per la prima centrale, ed ha il potere di farlo, e supportare il no ai due impianti con le motivazioni tecniche, oltre che certamente politiche. Di fronte all’assenza di volontà politica dell’assessore all’ambiente Patrizio Placidi, combinata alla totale mancanza di capacità gestionale, come è sotto gli occhi di tutti – concludono – auspichiamo la massima partecipazione alla manifestazione del 2 luglio, per ridare la dignità al nostro territorio che da troppi anni ha perso”.