“Siamo entrati in una fase decisiva per fermare lo stravolgimento delle regole istituzionali che porterebbe l’Esecutivo a prevalere sul Parlamento, ridotto ad un ruolo di sostanziale ratifica delle decisioni del capo e questo cambierebbe profondamente la natura della democrazia italiana e in particolare la Costituzione nata dalla Resistenza e dalla vittoria sul fascismo” fanno sapere da Sinistra Italiana, coordinamento di Nettuno, che prende una posizione chiara e netta dichiarando il proprio “no” alla riforma posta sotto referendum costituzionale nel prossimo autunno.
“Abbiamo sempre insistito sul legame indissolubile tra le deformazioni della Costituzione contenute nella legge Renzi-Boschi e la nuova legge elettorale (Italicum) – sottolinea Sinistra Italiana – che assomiglia fin troppo al “porcellum”, che la Corte costituzionale ha già giudicato incostituzionale”.
Secondo Sinistra Italiana, se questo referendum confermativo passasse (e lo ricordiamo, per essere valido non ha bisogno di quorum come quelli abrogativi), si tratterebbe della modifica più consistente mai operata alla costituzione, fatta da una risicata maggioranza parlamentare frutto di una minoranza di voti ottenuta tramite una legge elettorale sonoramente bocciata dalla Corte Costituzionale come illegittima.
“Visto che la futura Camera dei deputati risulterebbe subalterna al governo e in particolare al Presidente del Consiglio, di fatto il capo del governo avrebbe mano libera per decidere ogni cosa per il nostro paese ed è inaccettabile che una minoranza del paese decida su materie delicatissime che riguardano tutti” dichiarano nel comunicato. “Per questi motivi il NO alle riforma costituzionale deve vincere”. (di Daniele Mancin)