“Dopo aver convocato in ritardo il consiglio comunale sul bilancio preventivo e solo a seguito di diffida del Prefetto di Roma, assistiamo all’ennesima beffa. L’assemblea convocata per il 20 giugno è stata posticipata di una settimana. Il motivo? Manca il parere dei revisori dei conti, i quali come i consiglieri comunali non hanno avuto per tempo i documenti necessari”.
Questa la presa di posizione “ufficiale” del gruppo e della Segreteria del Pd che, appena mezz’ora dopo l’invio della comunicazione del consigliere comunale democratico Ivano Bernardone, manda una seconda nota stampa, differente nella forma ma non nei contenuti, sul medesimo argomento: il bilancio.
“Il Pd – si legge ancora ne comunicato – aveva scritto giovedì ai revisori sottolineando che una serie di documenti erano mancanti e oggi ha sottoposto al Prefetto le gravi violazioni che accompagnano ogni approvazione del preventivo, già oggetto di un ricorso al Tar che deve entrare nel merito. E’ stato chiesto al prefetto di procedere come prevede la legge e archiviare definitivamente la fallimentare esperienza del centro-destra ad Anzio. Sono otto anni che Luciano Bruschini e la sua maggioranza giocano a “carta vince carta perde” ogni volta che c’è da presentare il preventivo, scaricando ora la responsabilità sugli uffici e ora su guasti informatici, quando la norma è chiarissima:
- Il bilancio va approvato entro il 30 aprile, la data non è stata rispettata, il 18 maggio è arrivata la diffida che prescriveva di adempiere entro 20 giorni e quindi entro il 9 giugno “pena l’avvio delle procedure previste”. Il consiglio è stato convocato per il 20 giugno di nuovo fuori termine e ancora una volta senza la piena disponibilità di atti fondamentali.
- I consiglieri comunali devono avere TUTTA la documentazione nei termini, mentre a oggi non è ancora pienamente disponibile e apprendiamo che il consiglio viene rimandato poiché i revisori dei conti hanno negato il loro parere in quanto a loro volta penalizzati dalla mancata trasmissione di atti ed informazioni necessari allo svolgimento dei loro controlli
- Il bilancio va discusso, nei tempi previsti, in commissione che qui viene sì e no convocata e poi disertata dalla maggioranza, impegnata evidentemente a decidere se e come inserire delle spese, possibilmente su capitoli relativi a cooperative “vicine” e per spettacoli o manifestazioni estive
“Osserviamo inoltre che la conduzione squalificante e volgare del consiglio comunale e la disinvoltura con cui l’amministrazione dà corso a pratiche ed atti illegittimi si inseriscono in un quadro di diffusa illegalità che sta drammaticamente colpendo Anzio, come emerge da numerose inchieste giudiziarie e dai sempre più frequenti atti violenti che si consumano sul nostro territorio. Questa pericolosa e diffusa illegalità ferisce e allarma la città” – viene sottolineato nella lettera che i consiglieri comunali hanno spedito oggi al prefetto.
La Comunicazione al Prefetto è stata inviata quindi, la comunicazione interna al Partito invece sembra necessitare ancora di qualche rodaggio.