Continua il botta e risposta riguardo la vicenda di Cristoforo Tontini. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato firmato dall’ufficio stampa del Movimento 5 Stelle di Anzio.
“Sulla reintegra di Tontini, i grilli di Anzio dovrebbero ben sapere come funziona il regolamento, l’espulsione del 9 dicembre 2015 faceva parte dell’iter dei gradi di giudizio del M5S, dopo di che il comitato d’appello avrebbe dovuto confermare l’espulsione in maniera definitiva oppure reintegrarlo.
Non possiamo che rimanere perplessi delle loro dichiarazioni di febbraio, in quanto affermavano che il ricorso era stato rigettato, al contrario i primi di marzo il comitato di appello comunicava a Tontini la presa in carico del ricorso, inoltre sulla sua innocenza oltre all’atto pubblicato dal comune sull’insussistenza al fatto contestatogli, nel mese di dicembre 2015, lo stesso Tontini aveva dichiarato pubblicamente in consiglio comunale, sui social network e su tutti i giornali la sua innocenza supportato dalla normativa vigente.
Dopo le loro affermazioni pubbliche, lo sciacallaggio continuo e il “disappunto” alle affermazioni in consiglio comunale, ove presenti, dello stesso Tontini. Non ha senso la loro richiesta di chiarimenti, anzi, al riguardo facciamo notare che chi si pone come esempio di legalità dovrebbe sopratutto informarsi sulle leggi prima di infangare una persona , dato che le stesse sono facilmente accessibili sui vari siti di diritto amministrativo e sul TUEL.
Per quanto riguarda le loro dichiarazioni sul portavoce e sui principi del movimento, non possiamo non notare le loro contraddizioni, prima di tutto il portavoce Tontini ha sempre operato sul territorio nell’interesse di tutti i cittadini, al contrario di chi, come loro, pone il proprio individualismo davanti al bene comune.
Se poi vogliamo entrare nel merito parlando di democrazia, trasparenza e onesta intellettuale, crediamo che i grilli di Anzio dovrebbero raccontare tutta la verità su molte situazioni, non la loro, ma la realtà dei fatti, iniziando a confrontare loro sulle loro azioni con i principi professati.
Annullare, volutamente, le elezioni organizer, perché non hanno gradito il voto della maggioranza. Insinuare accuse prive di fondamento, non rendere più visibili svariate pagine e post sul loro meetup forse perché scomodi, insinuare che il comune di Anzio poteva cadere e che il portavoce Tontini lo ha evitato, quando in realtà non c’era nessuna legge che rendeva possibile tale situazione. Modificare comunicati appositamente per screditare il movimento, attribuire la stella delle brigate rosse al cartellone di un attivista, ben diversa da quella del M5S ed infine auto referenziarsi tra i cittadini. Tutto questo denota una notevole campagna di disinformazione e diffamazione con l’unico risultato di danneggiare l’immagine del movimento che dicono di sostenere.
Le indicazioni del movimento sono sempre state chiare sui meetup, sui portavoce e sugli atteggiamenti degli attivisti al riguardo, indicazioni molto distanti dalle loro azioni, nonostante tutto abbiamo cercato sempre di ricucire la spaccatura, ma a quanto pare invano.
Ci auguriamo che questa campagna di disinformazione finisca al più presto e aggiungiamo che questa cosa è stata fatta notare loro sia da noi che da vari cittadini già da molto tempo, forse sarebbe ora che si ricordassero per cosa la gente ci ha votati”.