Una sala piena, anche di tanti osservatori politici, ha accolto i soci fondatori dell’Associazione Ora, che nasce per opporsi “all’attuale sistema di governo che ha distrutto la nostra città e il nostro futuro”. In sala all’Hotel Serpa, tra gli altri, il Segretario del Pd Gianni De Micheli, insieme a tanti esponenti del partito, da Andrea Mingiacchi ad Angelo Pugliese, fino ad Alessandro Tinarelli e Gabriele Federici, ma anche Paride Tulli e l’ex consigliere comunale di Nettuno Roberto Alicandri. Tra i soci fondatori il medico e Presidente del gruppo, Nazzareno Chiacchiarini, Gianni e Valerio Pollastrini, Luigi Visalli, Oscar Coni e Mario Marcellini che ha moderato l’incontro. Si è dato inizio agli interventi con una voce registrata che ha spiegato a tutti il concetto di partecipazione. In molti hanno espresso le intenzioni del gruppo, che punta ad una rinascita sociale e culturale della città di Anzio, a partire dall’impegno dei cittadini e dei giovani. Dai toni duri l’intervento di Valerio Pollastrini, che sembra essere il naturale candidato a Sindaco per la prossima tornata elettorale, che ha pesantemente criticato l’attuale amministrazione e si è rivolto a tutte le opposizioni che vogliono cambiare rotta ad Anzio. “Mi rivolgo direttamente al Pd – ha poi aggiunto – che deve dire chiaramente da che parte vuole stare. Ora e Alleanza civica sono insieme per il futuro della città, quello che vogliamo è costruire un fronte comune contro chi in questa città fa il bello e il cattivo tempo”. E in questo incontro c’è stato spazio anche per gli interventi degli “oppositori” a prendere la parola anche Luigi D’Arpino, che ha annunciato la sua candidatura a Sindaco ed ha messo in guardia tutti sulle “proposte e le offerte che arriveranno o sono già arrivate da chi dice di non voler fare il Sindaco”. “Primo appuntamento, 286 partecipanti, 10 interventi, 50 nuove adesioni, insomma oggi si è fatto qualcosa – ha scritto Oscar Coni a seguito dell’evento sulla sua pagina Fb – un fuoco acceso che va alimentato e custodito. Dobbiamo proseguire senza indugio”.
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