Home Politica Nettuno – Burrini: “Promesse elettorali da vergogna”

Nettuno – Burrini: “Promesse elettorali da vergogna”

“In questi giorni sembra che Nettuno sia diventata la terra di Bengodi. A quanto pare ci sono a disposizione dei cittadini elettori una infinita serie di posti e opportunità di lavoro, ovviamente solo se a vincere saranno i candidati che, in questi giorni, vanno in giro, senza vergogna, a promettere ogni possibile soluzione a problemi che si trascinano da anni nella nostra città. Magiche soluzioni per le case popolari, per le utenze domestiche in arretrato e, come detto, soprattutto per la vera emergenza dei nostri giorni: il lavoro”. In una comunicazione pubblicata sulla sua pagina Facebook il candidato a Sindaco di Nettuno Nicola Burrini dice la sua, senza mezzi termini, sulle promesse elettorali che circolano in questi giorni.

“Alle persone che fanno campagna elettorale con queste promesse chiediamo come mai questi posti di lavoro, di cui le persone hanno infinito bisogno, non sono disponibili da subito. Anzi, come mai non erano disponibili da ieri. Chiediamo a chi crede davvero di poter ottenere un posto di lavoro con il voto: come pensi che governerà chi stai votando? E che genere di vantaggi economici e materiali una persona che fa simili promesse pensa di ricavare una volta arrivato al governo della città? Invito tutti a ricondurre la campagna elettorale, oltre che nei toni della ragionevolezza e della correttezza, anche della serietà. Non si gioca con il bisogno delle persone ed è vergognoso creare illusioni e fare false promesse per imporsi alle elezioni. Ma è anche incredibile che ci sia ancora chi crede a queste panzane e sia disposto a dare fiducia a persone scorrette che approfittano della situazione di disagio e di bisogno di tante persone che soffrono la crisi economica. La politica è ben altro. E’ buon governo, sono tasse più eque, proposte sociali per tutti coloro che sono in difficoltà e lo studio di soluzioni legittime per situazioni critiche. Non false promesse e illusioni oggi che diventano porte chiuse domani”.