Il candidato sindaco del M5S di Nettuno Angelo Casto, in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno, ha voluto inviare la sua lista di candidati consiglieri direttamente alla Commissione Antimafia presieduta dalla Bindi (e da altre autorità) per chiederne un controllo severo.
“L’unica strada percorribile per dare maggiori garanzie ai Cittadini – sottolinea Casto – è quella dei controlli incrociati e preventivi sui nomi che si presentano per qualunque competizione elettorale, a concorrere per gestire la cosa pubblica. Ogni mattina una moltitudine di Cittadini si alza per andare a lavorare per portare il pane a casa e per pagare le tasse. Non è più ammissibile che tali Cittadini non abbiano la possibilità di sapere chi sono chiamati a scegliere per dare il loro voto, e lo Stato, e le Istituzioni tutte, hanno il dovere di garantire il più trasparente esercizio della democrazia. Il voto è l’unico momento in cui il Cittadino può esprimersi liberamente ed è questa libertà di espressione che noi tutti dobbiamo perseguire come obiettivo massimamente democratico. Obbligare le persone a mettersi in lista con il ricatto, oppure comprare voti o promettere posti di lavoro o favori, sono comportamenti assolutamente non giustificabili”.
“Sono certo e spero che a Nettuno tutto ciò non sia accaduto ne accadrà mai – prosegue poi il Candidato Sindaco – Sono fiducioso nella Città e nei nettunesi, perché ritengo che siano meritevoli di un’opportunità di cambiamento. Il Movimento 5 Stelle di Nettuno sta facendo il suo dovere di gruppo di cittadini coscienziosi nel massimo spirito di lealtà alle Istituzioni, ma soprattutto verso i Cittadini. La strada è quella degli argomenti veri, dei problemi, e delle soluzioni fattibili. E il primo passo è la trasparenza a tutto tondo e la partecipazione. Il concetto di intelligenza collettiva, più cervelli ragionano meglio di uno, è l’unica strada percorribile per poter pensare di trovare condivise e fattibili soluzioni ai problemi reali – conclude Angelo Casto – invito i cittadini ad un voto consapevole, perché è l’unico modo per esercitare una reale democrazia partecipata che possa perseguire, davvero, il nobile fine contenuto nella parola Politica”.