Il Coordinamento Democrazia Costituzionale di Anzio e Nettuno che si è costituito lo scorso febbraio, ha lo scopo di farsi promotore sul territorio, del “no” al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi.
“Se si vogliono apportare delle modifiche alla Costituzione, non crediamo che sia questa la strada da percorrere. Innanzitutto andrebbero rilanciate le ragioni del parlamentarismo e della rappresentanza. Essa mantiene attiva la relazione tra cittadini e politica, e senza di essa questa relazione non si mantiene. E’ importante che si affermi una democrazia partecipativa, e tutto questo non si trova nella riforma del Governo” – questo è ciò che in una nota sostengono i promotori del movimento.
Uno dei punti principali è proprio la questione riguardante la nuova struttura del Senato, che secondo il Coordinamento Democrazia Costituzionale, non viene eliminato, anzi questo organo si trasforma in un istituzione non eletta direttamente dal cittadino, inoltre i futuri Senatori dovranno coniugare il loro impegno di parlamentari con le altre cariche istituzionali per le quali sono stati eletti in precedenza (sindaci, consiglieri, etc.).
“Del Senato vengono ridotte le funzioni, ma questo va a vantaggio di una Camera sempre più subalterna alle decisioni del Governo, alla cui azione vengono tolti molti contrappesi – continuano i promotori del coordinamento – inoltre, pur con lo snellimento delle funzioni del Senato, gli iter legislativi si moltiplicano e vanno contro ogni tipo di semplificazione. La riforma costituzionale è fortemente legata alla nuova legge elettorale cosiddetta Italicum. Gli elementi fondamentali di questa legge elettorale (ampio premio di maggioranza concesso, voto bloccato ai capilista, ballottaggio senza soglia), uniti ai crescenti poteri forniti al Governo dalla riforma costituzionale, delineano delle prospettive preoccupanti”.
Il Coordinamento si sta impegnando oltre al resto nella raccolta firme per i due quesiti referendari relativi all’Italicum, che propongono l’abolizione del voto bloccato ai capilista e le candidature plurime e l’abolizione del premio di maggioranza e il ballottaggio senza soglia.
Domenica 8 maggio ad Anzio, in piazza Pia, dalle 10 alle 13. A Nettuno, sul tratto di lungomare davanti al Comune, dalle 16 alle 18.30. (di Federico Arancio)