Brutta serata quella di ieri al Direttivo del Pd di Nettuno in cui si è consumato uno scontro che stava nell’area da tempo e che vede in questo momento, su fronti opposti il candidato a Sindaco del Pd Giacomo Menghini e l’ex Sindaco Alessio Chiavetta. Tensioni accumulate dalla caduta della giunta Chiavetta con gli ex ma anche con chi era loro vicino, che in questo periodo hanno isolato i democratici che si presenta alle elezioni in affanno. Nel direttivo di ieri, a cui ha preso parte anche il coordinatore provinciale del Partito Rocco Maugliani, la discussione è partita da alcune candidature sgradite a Chiavetta, perché legate a consiglieri che hanno votato la sfiducia alla sua giunta ma anche a dirigenti con cui nel tempo il rapporto è arrivato allo scontro totale. Proprio Chiavetta ha posto un ultimatum su dei nomi (sembra quello dell’ex assessore Cerchio), ma è passata la linea che a dire l’ultima parola, in un contesto inclusivo, debba essere proprio Menghini. Quindi ad essere messa in discussione non è stata solo la questione delle liste ma la Direzione politica del Partito che, secondo alcuni, si è progressivamente isolato e spaccato al suo interno con malumori forti e a lungo inespressi. Al momento, indiscrezioni parlano di una spaccatura insanabile in cui alcuni candidati in lista, i fedelissimi dell’ex Sindaco, hanno già annunciato ufficialmente il proprio ritiro competizione elettorale. La sensazione è che per aprire ad alcuni ex si sia disposti a perdere pezzi importanti dello storico Pd con cui il dialogo è diventato difficilissimo. A restare fedeli a Menghini Carlo Conte e Daniele Reguiz, sfidanti alle Primarie che hanno sottoscritto il patto di lealtà. Resta da capire ora che margine di recupero ci sia in una situazione davvero esplosiva e poco più di un mese dal voto.