In una sala affollata di cittadini, nonostante fosse un incontro dedicato alla presentazione della sede elettorale e del programma alla stampa, il candidato Sindaco al Comune di Nettuno Nicola Burrini ha illustrato i suoi progetti per la città, rivendicato le scelte del passato che lo hanno portato lontano dal Pd e sottolineato con orgoglio la sua storia politica a Nettuno. Burrini ha preso degli impegni concreti con i cittadini e spiegato la sua visione di una città oggi al collasso ma che può e anzi deve tornare ai fasti del passato.
Ad introdurre il candidato è stato il consigliere comunale di Anzio ed esponente del consiglio di Area Metropolitana Danilo Fontana che ha usato parole accorate per sostenere la candidatura di Burrini. “Io sto con Nicola – ha esordito – sostengo questo candidato che è al di fuori sei Partiti sia di destra che di sinistra. Oggi chiediamo aiuto alla stampa per far conoscere a tutti questo progetto, perché dietro non c’è nessun apparato a sostenerci. Siamo una banda di coraggiosi che sfidano i poteri forti per la guida della città. Sono qui per dire che Anzio e Nettuno non sono rivali ma realtà contigue a cui servono soluzioni comuni su questioni importanti, dai trasporti ai rifiuti. Ci sono problemi da risolvere per migliorare la qualità della vita dei cittadini ed è da questo che partiremo: dai cittadini, dalla base”.
Quindi ha preso la parola Nicola Burrini.
“Ringrazio tutti per essere presenti qui – dice – anche se questo era un incontro con la stampa e non con la gente. Le persone le incontro e le incontrerò ancora in giro per la città, nelle periferie, non nei ristoranti. Voglio anche dire che sono alla guida di una coalizione civica ma non sono anti politico e neanche anti partitico, semmai sono contro quei partiti che per difendere l’indifendibile vanno contro gli interessi dei cittadini. Sono orgoglioso della mia storia politica e la rivendico, rivendico tutto, anche gli errori. La mia storia è sotto gli occhi di tutti, e non permetto a chi non conosce neanche la differenza tra una delibera e un atto di giunta di criticare il mio operato e la mia moralità. Noi oggi siamo qui, per fare quello che non siamo riusciti a fare durante la giunta Chiavetta. Abbiamo liste specchiate e un’idea di città. Abbiamo anche tardato a presentarci ai cittadini, perché volevamo presentare un progetto di città non solo un gruppo di persone”.
“Mi presento a voi con le tante battaglie che ho portato avanti in consiglio comunale con Pamela Polito – aggiunge – che non è qui oggi perché da pochi giorni è diventata mamma ma che è con noi sempre, e con l’ex assessore Paolo Bernardi. Sul parcheggione non posso non dire che quello che ha fatto nei giorni scorsi il Commissario, mandando via la Parkroi, avrebbe potuto farlo la giunta Chiavetta nel 2014 e se lo avesse fatto forse oggi saremmo ancora in Comune. Non è stato così. Ribadisco oggi che sono orgoglioso di aver fatto cadere la giunta Chiavetta per evitare che facesse danni ulteriori alla città. Ed è stato un atto di grande coraggio. Sarebbe stato più facile restare a guardare, girare la testa e aspettare. Oggi sarei consigliere di Area metropolitana e starei tranquillo in attesa di una candidatura con il Pd. Ho scelto di lottare e l’ho pagata cara. Sono stato espulso e boicottato. Per questo il mio slogan è “fare ora” quello che non ci hanno lasciato fare prima. Se oggi con il voto non si faranno le scelte giuste – continua Burrini – ci aspettano altri 15 anni di guai. Noi siamo persone competenti, oneste e mentre gli altri si limitano a parlare di mattonelle e numeri civici ma non di programmi noi proponiamo un progetto di città. Noi – spiega – vogliamo proporre un’identità per questa città, una vocazione. Io penso che la vocazione di Nettuno sia il turismo e per questo voglio partire dal mare. Intendiamo come prima cosa avviare una vertenza con Acqualatina, che paghiamo cara e che ci deve grantire la depurazione, una rete idrica adeguata ma non solo. Vogliamo portare avanti il progetto di intubamento del fiume Loricina, per rendere balneabili le spiagge sotto al Santuario. Un progetto già realizzato a cui manca la fase di collaudo. Ad Acqualatina chiederemo un servizio adeguato da subito. Turismo vuol dire anche Piano di utilizzo degli arenili (Pua) che Chiavetta ha promesso ma mai realizzato e anche piani attuativi del Piano regolatore, dal Piano Paesaggistico al regolamento edilizio, fino alla riqualificazione delle periferie. Ma il turismo va anche destaggionalizzato, perché chi ha una struttura deve poter lavorare tutto l’anno. Inizieremo dal censimento del nostro Patrimonio artistico. Persino i nettunese non sanno quante opere meravigliose ci sono sul territorio. Abbiamo scoperto il quadro nella Chiesa di San Francesco solo quando hanno tentato di portarcelo via. Riscoprire e riqualificare i nostri tesori è un punto di partenza per valorizzare quello che abbiamo e abbiamo davvero tanto”.
Altri due punti importanti del programma di Burrini riguardano il welfare e la sicurezza.
“Per quello che riguarda il welfare – spiega Burrini – dobbiamo verificare e programmare gli interventi, e non buttare le poche risorse che abbiamo, a partire dai piani di zona, di cui siamo capofila e che portano soldi. Ed evitare sprechi. Della sicurezza invece molti parlano, soprattutto in campagna elettorale, senza mai fare nulla. Il nostro progetto è quello di chiedere un tavolo interforze con al Polizia locale e le forze dell’ordine del territorio, ripristinando i pattugliamenti dei vigili nei quartieri con un programma settimanale di presenza nei territori. Giorni precisi di presenza per far si che i cittadini possano segnalare criticità e problemi, decentralizzando alcuni servizi”. Non solo. “So che oggi è impopolare dirlo – aggiunge Burrini – ma intendiamo anche attuare una rigorosa politica di Bilancio. Una dura lotta all’evasione fiscale e una lotta agli sprechi che ci permetta di tornare ad una gestione programmata dell’ordinario. Può sembrare una cosa semplice ma non lo è. E’ una battaglia che abbiamo già portato avanti nella giunta Chiavetta lo scorso anno con Pamela Polito. Abbiamo chiesto di tagliare le spese per le consulenze e per lo staff e di abbassare delle tasse inique. Vogliamo un Comune che funzioni e un Bilancio equo e partecipato. Faremo una ricognizione dei dipendenti e dei Dirigenti comunali e delle loro competenze e anche una ricognizione della Poseidon per verificare lavoro e potenzialità”. Infine una promessa elettorale. “Siamo un gruppo di persone specchiate – ha detto ancora Burrini – e al primo consiglio comunale utile chiederemo l’approvazione della Carta di Pisa. Chi è indagato per qualunque motivo si deve dimettere subito – spiega strappando un applauso ai presenti – dare il buon esempio è essenziale”. “Ho combattuto per questa città nell’interesse dei cittadini – ha concluso Burrini – e sono orgoglioso di quello che ho fatto. Quello che voglio fare ora è portare Nettuno ai fasti degli anni ’70. E’ possibile con l’impegno di tutti”.
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