Di fronte all’ennesima bocciatura del Tribunale amministrativo regionale le Cooperative degli ormeggiatori di Anzio si sono presentate all’incontro, fissato per questa mattina, con i vertici della Capo d’Anzio Spa e, finalmente, si è potuto discutere di una soluzione della vertenza che ha lasciato la città in sospeso per oltre un anno. Dopo un lungo incontro, che si è concluso solo nel tardo pomeriggio, sono state gettate le basi per un accordo su base bimestrale, che verrà ratificato lunedì negli uffici della Capitaneria di Porto con un verbale di cessione delle Aree demaniali. In attesa che l’Anac (l’Autorità anticorruzione interpellata da un esperto della Capo d’Anzio per capire come procedere) esprima un parere sulle collaborazioni possibili tra le parti la Capo d’Anzio ha proposto agli ormeggiatori, che cederanno in via definitiva le aree alla Società chiamata a realizzare il nuovo porto, un contratto di service. Per 60 giorni e con un costo massimo di 40mila euro le Cooperative cederanno i moli e continueranno ad operare sotto la supervisione della Spa e della Capitaneria “a contratto”. Già da domani le Aree torneranno sotto la responsabilità della Spa e verranno consegnate le chiavi dei capannoni e di tutte le aree su demanio. Le Cooperative Sant’Antonio e Piccola Pesca hanno riconosciuto il ruolo della Capo d’Anzio, di unica autorità deputata all’uso e allo sfruttamento delle Aree. Il verbale è necessario affinché l’accordo raggiunto oggi non venga disatteso, alla luce della lunga battaglia legale che si è protratta fino a ieri. L’accordo ha evitato che nei prossimi giorni la Spa fosse costretta a chiedere l’intervento della forza pubblica per acquisire le aree, unico modo per iniziare a lavorare e invertire la situazione di bilancio, in passivo da tempo. Il Comune di Anzio ha atteso fino all’ultimo minuto utile per arrivare ad ordinare il provvedimento di sgombero chiesto da tempo. La Regione Lazio ha inviato al primo cittadino ben due solleciti, nell’ultimo dei quali ha paventato la possibilità di ricorrere ai poteri sostituti per acquisire il pieno uso dei moli. Tra due mesi la Spa, dopo aver acquisito il parere dell’Anac (che dovrebbe arrivare entro 15 giorni) sarà in grado di formulare una proposta per gli ormeggiatori più articolata. Resta l’amarezza per l’inizio di una collaborazione che sarebbe potuta iniziare molto prima.