Un incontro commosso quello di oggi a Velletri, nel Ristorante di famiglia, tra i genitori e il fratello di Francesco Maria Pennacchi e il leader della Lega Matteo Salvini. Un incontro che arriva al culmine di un breve tour nel sud Pontino, che ha visto Salvini presente prima a Terracina (con l’immancabile felpa con il nome della città) e poi al mercato di Latina. Quindi la decisione di incontrare la famiglia Pennacchi, che ancora combatte con il dolore della perdita del figlio, accoltellato a morte da un uomo residente nel suo palazzo, per un diverbio tra vicini. Quello che oggi chiede la famiglia è giustizia per Francesco Maria. Una giustizia certa, una pena esemplare per il suo assassino. “Mio figlio era un ragazzo d’oro – ci racconta la madre – una persona tranquilla e perbene e ancora oggi non posso credere che sia stato ucciso così a sangue freddo e che non potrò rivederlo mai più”. “Francesco – aggiunge il fratello – era un giovane solare e sorridente, un ragazzo impegnato nel sociale, un professionista stimato ed è stato accoltellato mentre si trovava a lavoro. Quello che chiediamo, visto che non potremo riaverlo mai più con noi è che il suo assassino paghi fino in fondo per quello che ha fatto”. Matteo Salvini si è intrattenuto con i familiari del ragazzo per circa un’ora. Alla fine si è rivolto alla stampa. “Ci batteremo in ogni modo da stasera – ha detto – affinché la giustizia italiana offra conforto alla famiglia di Francesco Maria. Niente sconti di pena, permessi, o altre cose della giustizia all’italiana. Il suo assassino deve pagare e noi vigileremo per questo”. Ancora più duro il Senatore Gianmarco Centinaio. “Per quello che mi riguarda . ha detto – una persona che commette un delitto a sangue freddo non deve avere possibilità di redenzione. Deve andare in galera, subire la massima pena, che per me vuol dire l’ergastolo, e restare in galera a vita. Questo spero che accada all’uomo che ha ucciso questo ragazzo che, per come ce lo ha raccontato la sua famiglia, era una persona d’oro. Un giovane perbene pieno di qualità, vittima di un assurdo episodio di violenza”. Francesco maria Pennacchi, nato ad Anzio, dove ha vissuto fino all’adolescenza, si era trasferito con la famiglia a Velletri dove i suoi avevano aperto un Ristorante. Lui aveva studiato da commercialista e aperto un suo studio. Nello scorso mese di novembre l’omicidio e un dolore da cui la famiglia non si riprenderà più. I familiari hanno quindi aperto una pagina Facebook e chiedono giustizia per questo ragazzo di 32 anni, raccogliendo la solidarietà di molti.
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