Caos in consiglio comunale ad Anzio, degenerato dopo un’interrogazione di Antonio Geracitano, consigliere di maggioranza e presidente della commissione Ambiente, che ha denunciato la situazione di degrado della città.
“Le strade sono dissestate e sporche alle porte della stagione estiva. Basterebbe gestire al meglio le risorse umane a disposizione, ma bisogna remare tutti dalla stessa parte. Da Presidente della commissione Ambiente – ha sottolineato – è avvilente svolgere questo ruolo in questa situazione. Agiamo insieme”. Un appello che ha scatenato la reazione dell’opposizione con Danilo Fontana che ha invitato tutti alle dimissioni. “Geracitano si doveva dimettere e chiedere le dimissioni dell’Assessore se c’è un’incapacità è quella di non venire a chiedere aiuto in consiglio. Difficoltà evidente, se non ci saranno interventi risolutori su questo tema dopo la firma del contratto ci sentirete strillare”.
A questo punto è scattata la reazione dell’assessore all’ambiente Patrizio Placidi. “Ci troviamo in difficoltà il giovedì perché alla Rida i camion devono aspettare due o tre ore che è l’unico a fare trattamento meccanico biologico in zona. Nel contratto che verrà firmato nei prossimi giorni è giusto che la società metta a disposizione container adatti per consentirci di fare più viaggi. Oggi è previsto supplemento di servizio ad Anzio centro dove, soprattutto su via Gramsci, proliferano ancora le discariche. A breve installeremo strutture con tessera per i residenti di Anzio centro per eliminare questo fenomeno. Perfezioneremo una task force con vigili e ispettori ambientali per sensibilizzare al massimo chi ha le seconde case. In questo senso siamo un po’ in difficoltà. Con contratto e azienda a pieno servizio i problemi verranno risolti. Nel giro di 15 giorni arriveremo alla pianificazione più completa. Dobbiamo dare alla Camassa il tempo per omologarsi al contratto. La città non è vero che fa schifo – dice ancora Placidi – ci sono zone in cui si fanno le bonifiche e dopo due giorni ritroviamo nello stesso punto una discarica. In questo senso serve un maggior coinvolgimento da parte di tutti per mettere in piedi un’opera di forte sensibilizzazione. Mi sono stufato di diventare parafulmine di tutti perché l’Ambiente non ha gestione sulle zone archeologiche ma siamo pronti a prendere le chiavi e a pulire settimanalmente. Per quanto riguarda Geracitano e Millaci, questa non è la strada per andare in paradiso. Una contestazione in consiglio non è il modo di procedere, non è questo il luogo”.
Con le interrogazioni e le interpellanze divenute ormai un ordine del giorno dall’opposizione c’è chi chiede a gran voce le dimissioni di Geracitano che a microfono spento risponde: “Ci sto pensando”.
Critiche sulla situazione ambientale arrivano anche dal consigliere di maggioranza Gianfranco Tontini e dal Pd con i consiglieri Ivano Bernardone e Andrea Mingiacchi. Nello specifico Bernardone dichiara attaccando la maggioranza: “Se Geracitano si esprime in questa maniera è il segno di una seria difficoltà dell’amministrazione. In commissione si fanno solo conversazioni che non portano a nulla e spesso non c’è nemmeno il numero legale. L’ assessore è un disco rotto sulla questione degli incivili. Questa amministrazione non è credibile che possa fare fronte ai tanti problemi segnalati. Il degrado è il frutto di una frattura tra gestione politica e cittadinanza”.
Attaco anche da Danilo Fontana: “La maggioranza critica la maggioranza, quello che fa l’assessore, quello che fanno i dirigenti, ma un responsabile non c’è. Se non siete in grado di risolvere il problema dimettetevi. Ai cittadini che pagano le tasse dovete dire di chi è la colpa, siamo felici che vi siete accorti che la città è sporca ora trovate un responsabile”.
Qui la situazione inizia a scaldarsi con l’intervento di risposta dell’assessore Placidi: “È un anno e mezzo che le sentenze hanno dimezzato il servizio – ha detto – ora la Camassa ha tutte le responsabilità in merito dei servizi che deve dare. Bernardone si renderà conto quando amministrerà tra 20 o 30 anni cosa vuol dire governare”. La situazione infine, è sfuggita di mano con una vera e propria rissa verbale in aula che si è conclusa solo passando ad altro argomento.