Ieri sera ha organizzato un incontro pubblico presso in via Tagliamento aperto alla cittadinanza, dove ha affrontato i temi della prossima campagna elettorale. Cinzia Scanu, candidata a Sindaco di Nettuno con il Nuovo centrodestra si è quindi presentata agli elettori.
“Sono nata a Roma – spiega – e sono madre di quattro figli, di cui tre già maggiorenni ed un piccolo di 10 anni che ho cresciuto, come molte donne, e trovandomi sola a combattere per portare avanti una famiglia, tra mille difficoltà, cercando di conciliare i ruoli di mamma e lavoratrice. Ma non sono unica, sono uguale a tante altre donne che ho conosciuto lungo il percorso della mia vita. La mia esperienza lavorativa si è sviluppata nel privato nel settore Marketing e Comunicazione e dopo aver fatto la “gavetta” dovendo “sgomitare” in un mondo prevalentemente maschile, sono riuscita a crearmi un’attività imprenditoriale aprendo un’agenzia pubblicitaria. Collaboro in questo settore da diversi anni con aziende nazionali.
Come nasce – chiediamo – l’idea di candidarsi a Sindaco? Da luglio del 2013 a marzo del 2015 , la mia esperienza da assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione al Comune di Nettuno, ha rafforzato in me la decisione che Nettuno ha delle risorse eccezionali e dobbiamo cercare di sfruttarle al meglio. Nel mandato come assessore, ho sempre dato massima importanza ai giovani ed in genere alle fasce sociali più deboli, proprio in questo senso ho contribuito molto dando vita ad una serie di progetti ed aderendo ad iniziative quali: contributi economici alle famiglie delle categorie in difficoltà, per fare fronte all’acquisto ed alle spese scolastiche con fornitura gratuita totale o parziale dei testi scolastici. Il progetto “Scuola Bella” istituito con la collaborazione dei genitori è servito per migliorare gli ambienti didattici, controllo e verifica sull’igiene e la qualità del cibo. Inoltre lo sviluppo di ulteriori progetti legati al programma europeo “Garanzia Giovani” che hanno consentito ai partecipanti di fare un’esperienza formativa qualificante e riutilizzabile nel corso della loro vita lavorativa, dando la concreta possibilità, attraverso la collaborazione con le agenzie dell’impiego di poter realizzare e coronare il loro desiderio di avere un posto di lavoro. Tale progetto aveva una scadenza e non essendo stata riformulata la domanda/progettazione, ovviamente i termini sono decaduti togliendo quell’opportunità di riavviare il processo di formazione e collocazione lavorativa ad altri ragazzi. Per poter avere accesso a tali fondi non basta una “domandina”, bisogna redigere un progetto, documentarlo e gestire una procedura specifica anche complessa, bisogna poi gestire le parti coinvolte nel progetto e rendicontare. Insomma c’è del lavoro da fare ed io l’ho fatto con entusiasmo e competenza. Dobbiamo renderci conto che oggi, nei rapporti locali, con il Governo e con l’Europa, c’è bisogno di un modo diverso di amministrare ed alcune opportunità importanti per la nostra piccola amministrazione, possono essere colte solo con la capacità di svolgere in modo diverso il proprio ruolo e questo a me resta facile, proprio perché non ho una lunga storia politica.
Anche l’analisi attenta delle criticità e dei bisogni della cittadinanza mi ha permesso l’individuazione degli obiettivi, quindi d’impostare strategie di sviluppo delle politiche sociali intervenendo su problematiche annose quali l’occupazione abusiva delle case popolari, liberandone un cospicuo numero e riassegnandole agli aventi diritto, lo sgombero dopo ben 23 anni dell’immobile di Via del Corallo, con la relativa sistemazione delle famiglie che vivevano in precarie condizioni igienico sanitarie, in alloggi temporanei all’interno di strutture più idonee e dignitose, elargendo altresì contributi economici per la sopravvivenza. Mi sono attivata per l’apertura di uno sportello Ater teso a fornire all’utenza una migliore informazione proprio in merito alle problematiche connesse alla gestione degli alloggi Ater collocati sul territorio. Inoltre maggiore attenzione agli anziani ed ai disabili per i quali è stato previsto un assegno civico e stipulata una convenzione con gli stabilimenti balneari che hanno permesso di fornire loro, nel periodo estivo, un certo numero di ombrelloni e lettini a titolo gratuito. Concludendo io vedo un grande potenziale dato dal territorio, dal tessuto commerciale e turistico, dai cittadini stessi che deve nella maniera più assoluta “emanciparsi”, in altre parole deve migliorare il suo stato sociale ed esprimersi in tutte le sue attitudini e capacità, con la collaborazione di persone integre moralmente e che vogliono, insieme a me, fare solo ed esclusivamente gli interessi della città.
Il Nuovo centrodestra durante l’ultima amministrazione sosteneva Chiavetta, non avete valutato l’ipotesi di un accordo elettorale con il Pd? Non mi piace parlare del passato poiché ritengo che sia inutile e poco produttivo, viviamo il presente. Una cosa è certa vorrei fare il Sindaco e le alleanze posso prenderle in considerazione e valutarle dopo la mia nomina su argomenti e temi specifici con una squadra pulita, con voglia di fare, capace e soprattutto a disposizione degli abitanti di Nettuno.
La sua esperienza amministrativa a Nettuno nell’assessorato ai Servizi sociali è stata positiva? Direi proprio di si. Anche se il mio desiderio è fare sempre di più, sono soddisfatta delle mie iniziative in quanto rappresentative di un modo diverso di intervenire. Sono state iniziative, se vuole, anche sfidanti il perpetuarsi di uno stato di “torpore”. Tutto ciò che è stato fatto e descritto, ovviamente è documentabile come ho detto prima.
Quali sono a suo avviso le priorità per la città di Nettuno? Il lavoro e la casa…dove c’è precarietà economica, dove viene erosa la dignità dell’individuo, si sviluppa il malcostume e la piccola criminalità e Nettuno deve migliorare anche in questo aspetto. Certamente anche la manutenzione e rifacimento stradale, rifiuti, scuola, sanità …. purtroppo temi, in questo periodo in cui il paese Italia, sta riprendendo vitalità se pur lentamente, sono temi ancora difficili da affrontare con risorse economiche interne, ma iniziando ad educarci, quindi maggiore rispetto civico, maggiore responsabilità e senso del dovere, onestà e trasparenza credo che con questi ingredienti si possa fare veramente molto per iniziare a risollevarci.
A quali soluzioni ha pensato per il problema del parcheggione? Da quando ho deciso di candidarmi a Sindaco, nel mio sito internet ho pubblicato un questionario dove i cittadini dovevano rispondere quali fossero le priorità/migliorie da apportare nel territorio, in quanto sono fermamente convinta che loro, meglio dei politici ed io non mi ritengo tale, sanno di cosa hanno realmente bisogno. Ad oggi i dati raccolti sono circa 4.000 , queste sono le priorità dei cittadini: mancanza di lavoro; sicurezza sul territorio; rifiuti; sanità; manutenzione stradale; scuole. Sono tutte problematiche che manifestano un malessere che rasenta l’invivibilità non solo del territorio purtroppo di tutto il Paese. Il problema del parcheggione è a me noto, ho anche in mente una soluzione che allo stato odierno non è realizzabile ma assicuro che sarà efficace e risolutiva.
Il Comune sembra in pessime condizioni finanziarie, quali sono i margini per agire? “Sembra”? Allo stato attuale io sono un cittadino comune, pertanto, non sono nella condizione di poter acquisire informazioni certe, oggi abbiamo un commissario che sta svolgendo un lavoro amministrativo cioè mettere in ordine i conti del Comune, vedremo al momento opportuno con le carte in mano il da farsi. E’mia abitudine documentarmi prima di poter intraprendere delle azioni. Il Comune è come una famiglia e dovrà essere gestito come tale, intendo dire che si dovrà fare tutto il possibile con ciò che si ha a disposizione, anche cercare, come ho fatto io, studiando strategie d’azioni ed anche utilizzando tutti i fondi possibili (Comunità Europea, Regione etc.) basta sapere e soprattutto volere impegnare al meglio il proprio tempo con la collaborazione di un buon team, così come abbiamo fatto quando con l’aiuto dei cittadini, senza che il Comune spendesse un euro, abbiamo acquistato un mezzo di trasporto per disabili.
Le opere incompiute sono un vero problema per la città, possibili soluzioni?Semplicemente ripartire da dove ho lasciato con un margine di azione decisamente superiore.
I cittadini chiedono decoro e sicurezza, come intende agire? Si arriverà di sicuro alla soluzione del problema quando riusciremo ad innalzare il livello sociale dei soggetti più deboli e gli elementi perno di questo processo, capace di incidere positivamente anche sulla sicurezza, è importante ristabilire gli equilibri fondamentali, il lavoro è uno dei fattori determinanti sul quale fare leva, tanti giovani che allo stato odierno sono destabilizzati dalla mancanza di un futuro che vedono molto nebuloso, sicuramente saranno i primi a rispondere positivamente. Si potrebbero attivare telecamere di sicurezza nei luoghi più a rischio. La sensibilizzazione sui cittadini è molto importante nel farsi carico di collaborare maggiormente con le forze dell’ordine. Si deve assolutamente riuscire ad entrare in un meccanismo mentale di “collettività” e non soffermarsi come spesso ci capita a guardare solo ed esclusivamente la “coltivazione del proprio orticello”.
Se eletta per quale realizzazione vorrebbe essere ricordata? In primis mi auguro il buon senso della cittadinanza, di recarsi al voto oggi c’è l’alternativa: Io. Non dobbiamo dare la possibilità alla vecchia guardia di riemergere, altrimenti Nettuno non cambierà mai, sono fermamente convinta che il cambiamento potrà esserci se si vuole e dobbiamo impegnarci tutti per far si che questo accada. C’è la volontà di realizzare molte cose, idee, progetti già elaborati e solo da mettere in pratica come: turismo che sicuramente creerà posti di lavoro, spazi ricreativi sani per i giovani che allo stato reale sono mancanti e per gli anziani, ma di queste cose ne parleremo nel mio programma come Sindaco della città di Nettuno …. e dopo vorrò anche realizzarle! Di conseguenza sarò ricordata se riuscirò a fare un buon lavoro con il contributo di tutti.
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