Un confronto serrato quello tra i quattro candidati alle Primarie del Pd di Nettuno in vista delle prossime elezioni di giugno, per il rinnovo delle cariche comunali. Una sfida a suon di programmi e iniziative per la città avvenuto davanti ai microfoni di Youngtv. A presentarsi agli elettori (in realtà a poter votare – lo ricordiamo – saranno solo i 2300 iscritti all’Albo degli elettori) sono stati Giacomo Menghini, Daniele Reguiz, Riccardo Ferrante e Carlo Conte. Tutti hanno preso l’impegno a rispettare il voto dei sostenitori di centrosinistra e a sostenere la candidatura di chi risulterà vincente. “Sul parcheggione – ha detto Menghini – è importante richiamare la ditta alle sue responsabilità, per cercare di far partire subito i lavori”. “Se la Parkroi non è in grado di realizzare il progetto – ha aggiunto Reguiz – dobbiamo rifare il bando con delle modifiche che rendano conveniente la realizzazione dell’opera”. “Seguiremo la linea dettata dal Commissario – la posizione di Ferrante – per poi procedere alla realizzazione”. Diversa la posizione di Conte, che chiede di procedere con il tentativo di conciliazione del Comune avviato dal dirigente di settore “per togliere ogni alibi alla Parkroi”. Ma non solo di parcheggione si è parlato. Non sono mancate critiche, da parte dei quattro candidati, alla precedente giunta di centrosinistra guidata dal Sindaco Pd Alessio Chiavetta, ma sui numeri civici, in particolare tutti e quattro i candidati erano concordi sulla necessità di rifare la toponomastica, mentre solo Reguiz ha messo in guardai i cittadini sul fatto che il bollettino già inviato a molti, dovrà comunque essere pagato. “Rifare la numerazione era giusto – ha detto Ferrante – ma dobbiamo trovare il modo di far pagare il conto al Comune magari dialogando con la ditta e dilazionando le somme dovute”. Stessa posizione per Conte e Menghini. “Io credo che i margini per evitare di pagare il bollettino – ha spiegato Reguiz – siano limitatissimi. Dire oggi ai cittadini che non pagheranno non è corretto”. Anche sulle opere incompiute le intenzioni sono simili, anche se declinate in modo diverso. “Per completare il teatro – ha detto Menghini – cercheremo di recuperare i fondi regionali se ancora ci sono per dare voce e spazio alle associazioni, mentre la piscina è un problema di non semplice risoluzione”. “I soldi perso con il teatro gridano vendetta – ha detto Conte – una situazione davvero assurda, la piscina va completata, tra l’altro non è un posto sicuro”. “Dobbiamo cercare di attrarre fondi – ha sottolineato Ferrante – per sistemare le opere incompiute, ma di questi tempi non sarà semplice, bisogna agire un passo alla volta. Sulla piscina dobbiamo capire se davvero l’opera è sostenibile”. “Il teatro è una grande opportunità – ha detto Reguiz – può diventare un palazzo della cultura, uno spazio che a Nettuno oggi è completamente assente e che può dare respiro a tante realtà associative. Per la piscina è necessario attendere l’esito del ricorso della Ditta e capire come agire”. Tutti i candidati hanno preso l’impegno di curare con maggiore impegno il decoro urbano anche in ottica turistica e inserire nel prossimo bando dei rifiuti, un capitolato che preveda una manutenzione costante del verde e delle aree centrali. Un confronto leale quello tra i candidati in campo, in cui non sono mai stati usati toni fuori luogo. L’appuntamento per il popolo democratico chiamato a scegliere il proprio candidato a Sindaco è per il prossimo 20 marzo.