Il Consiglio di Stato ha detto la sua sull’appalto rifiuti del Comune di Anzio accogliendo il ricorso della Camassa Ambiente e affidando in via definitiva il conteso appalto rimasto in sospeso per mesi a discapito dei cittadini che, fino ad oggi, hanno potuto contare su un servizio spesso inefficiente. “Il Consiglio di Stato – si legge nel dispositivo – accoglie l’appello di Camassambiente Srl e, per l’effetto, in riforma della sentenza appellata, accoglie il ricorso incidentale proposto dalla stessa in primo grado ed annulla l’aggiudicazione con esso impugnata”. Dopo quasi un anno di aggiudicazioni, rimozioni, nuove aggiudicazioni e sentenze in cui c’era sempre da attendere l’esito dell’ennesimo ricorso è stata scritta quindi (probabilmente) l’ultima parola sul servizio di nettezza urbana neroniana. Ora quello che si attendono i cittadini del Comune di Anzio è che il capitolato di appalto venga rispettato integralmente e non solo in parte come avvenuto fino ad oggi. Ci si attende che la raccolta differenziata sia più puntuale sia in centro che, soprattutto, nei quartieri periferici a partire da Lavinio zona in cui spesso vengono segnalati problemi che tardano a trovare una soluzione. Si spera inoltre che vengano effettuati quegli investimenti previsti e annunciati, rinviati proprio in attesa di un’assegnazione definitiva del bando, che oggi è arrivata. Ci si attende il monitoraggio delle zone a rischio che devono essere periodicamente bonificate da tonnellate di immondizia, simbolo dell’inciviltà di alcuni, ma anche dell’inerzia di altri. Soprattutto ci si attende un’organizzazione adeguata in vista della stagione estiva ormai alle porte che possa evitare le pessime immagini di sporcizia in prossimità delle spiagge se non sulle spiagge stesse, tenendo in considerazione le presenze stagionali e le esigenze di un territorio che non può scoprire ogni estate, come se fosse la prima che si vive, che la popolazione aumenta e il servizio deve essere adeguato.