Home Politica Anzio – Il Comitato di Lavinio: “La centrale Biogas non si farà”

Anzio – Il Comitato di Lavinio: “La centrale Biogas non si farà”

Una centrale biogas

“Lavinio NO-BIOGAS, nella convinzione che il fronte comune contro la realizzazione delle due centrali a Lavinio debba essere intessuto da contatti tra tutti coloro che sono impegnati nel sociale e nella politica locale, sta contattando vari Assessori e Consiglieri Comunali di Anzio”. Lo scrivono gli esponenti del Comitato in una nota stampa. “L’argomento dei rifiuti – aggiungono – di cui le due centrali sono solo un aspetto, anche se certamente il più significativo, è stato ampliamento discusso il 24 febbraio pomeriggio nell’incontro con il Danilo Fontana, Consigliere del Comune di Anzio e di Area Metropolitana (l’ex Provincia), che un gruppo in rappresentanza di Lavinio NO-BIOGAS ha incontrato nella sede della ditta Omnia 85 di cui il Consigliere è titolare. Un normale scambio di vedute tra cittadini e politica su un argomento che certamente rappresenta la maggiore ragione di degrado di Anzio e del Litorale a sud di Roma. Si è parlato di rifiuti con il Consigliere Comunale che è considerato una persona che di rifiuti se ne intende e lo ha dimostrato nelle varie mozioni e dibatti di cui il Consiglio Comunale si è occupato in passato. Incontro decisamente produttivo durante il quale il Consigliere Fontana, con il linguaggio schietto che lo distingue, ha informato i suoi interlocutori di Lavinio NO-BIOGAS, su aspetti del servizio che non erano noti, come quello delle mille compostiere che la Provincia di Roma fornì in occasione della fase di start-up del progetto di raccolta differenziata e che sono in gran parte andate distrutte per l’incuria. Giova ricordare che, nell’economia di una gestione razionale di un servizio di rifiuti, in una zona come la nostra, l’impiego delle compostiere potrebbe concorrere all’abbattimento di circa il 25% della FORSU (frazione organica della raccolta solida urbana) e ridurre di conseguenza i costi di smaltimento della frazione organica, che è il carburante utilizzato dalle centrali per produrre metano. Il Consigliere Fontana ha confermato quello che era solo un dubbio per molti cittadini e cioè che circa il 40% degli utenti di Anzio non paga la TARI dettagliando la percentuale per tipologia di utenti. Un aspetto che è certamente alla base dell’attuale situazione fallimentare della gestione dei rifiuti nel comune di Anzio. Il Consigliere Fontana, dal suo punto di osservazione privilegiato in ambito Città Metropolitana, ha ampliamente spiegato la carenza di regolamentazione del servizio integrato dei rifiuti a livello regionale e l’attività in atto per dare vita ad una legislazione che crei un maggiore equilibrio fra necessità di smaltimento ed esigenze del territorio. A tale proposito il Consigliere ha dato una notizia che, se confermata, risolve il 50% del problema Biogas ad Anzio: la centrale Biogas, proposta dalla ditta Green Future in località Padiglione, non verrà approvata a livello regionale ed ha informato che l’Area Metropolitana ha dato parere contrario alla sua realizzazione. Ne è seguito un necessario approfondimento e la notizia è stata confermata anche attraverso altri dettagli e motivazioni ostative; prima fra tutte proprio la necessità di definire un assetto regolamentare del territorio con la creazione di quegli ambiti dei quali si parla da anni. La notizia non è di poco conto e chi scrive, che era presente durante l’incontro, ha voluto anticipare al Consigliere che la stessa sarebbe stata divulgata a mezzo stampa. Nell’ipotesi favorevole, di centrali ne resterebbe una sola e cioè quella della Spadellata, già autorizzata da apposita determina regionale il 16 dicembre 2015 e contro la quale è previsto il ricorso al TAR da parte del Comune di Anzio. E di ricorso al TAR contro la centrale della Spadellata si è parlato con Danilo Fontana il cui atteggiamento decisamente pessimistico era certamente giustificato da considerazioni che gli era difficile esprimere in pubblico. Davanti alla costatazione che la scelta era caduta su di un nome condiviso di un professionista di grande rinomanza, il Consigliere ha preferito sintetizzare con una frase che suona all’incirca “ si sceglie un grande nome per giustificare meglio la sconfitta”. Invitato a dettagliare il Consigliere Fontana ha integrato la sua considerazione con la ristrettezza del tempo di notifica ed il ritardo con cui le cose sono state fatte. Decisamente un incontro utile tra cittadini impegnati in modo apartitico ed un rappresentante di partito decisamente preparato e concreto”.