Home Politica Nettuno – Pd, Ferrante si presenta: “Non servono slogan, ma capacità”

Nettuno – Pd, Ferrante si presenta: “Non servono slogan, ma capacità”

Pubblico FerranteSi è tenuta nel pomeriggio di oggi, in una sala conferenze dell’Astura Palace Hotel gremita, la presentazione ufficiale della candidatura di Riccardo Ferrante alle primarie del Partito democratico di Nettuno. A sostegno della sua candidatura Alberto Andolfi, ex vicesindaco di Nettuno nella prima giunta Chiavetta, ed Eugenio Patanè, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione Cultura, che hanno speso parole di elogio per Ferrante.

Andolfi - ferranteIl primo a prendere la parola, presentato dal mediatore Augusto Saturnino, è stato Alberto Andolfi. “Non pensavo di ritrovare a parlare di politica davanti ad una assemblea così numerosa dopo la decisione presa con Riccardo di lasciare questo mondo  – ha esordito Andolfi  proseguendo poi enunciando quanto di buono fatto per la città – siamo stati quello che hanno messo insieme un dossier di 500 pagine contro la Nettuno servizi ed abbiamo contribuito a far cadere la giunta di centrodestra. Probabilmente non abbiamo avuto la capacità di comunicare il grosso lavoro fatto quando eravamo in Giunta prima del corto circuito che ha fatto mancare il dialogo con la struttura di cui facevamo parte. L’azzeramento della giunta è stata una grossa delusione  perché abbiamo visto vanificare il  tanto lavorare fatto e vedere oggi dove si è arrivati dopo quell’azzeramento non ci consola.
I disastri a Nettuno sono stati fatti sia da centrodestra che centrosinistra e bisogna segnare tratto di discontinuità con l’ultimo periodo dell’amministrazione Chiavetta. Proporre un candidato di sinistra a Nettuno è una strada in salita. Il centrodestra assembla mille persone attorno al nome di Turano, ma bisogna vedere con chi, è cioè con gente che ieri appoggiava Chiavetta. Per risolvere i problemi – prosegue Andolfi – non basta una figura tecnica o una figura politica. Serve una persona che le racchiuda entrambe e Riccardo è perfetto per questo ruolo, e raccoglie anche tutte le caratteristiche che devono ad un sindaco. Ringrazio Eugenio Patanè – sottlinea Andolfi – per essere qui e lo annoverò tra i nostri amici. Anche grazie a lui abbiamo preso uno dei più importanti finanziamenti ricevuti da Nettuno. E’ importantissimo avere figure istituzionali in carica a sostegno del sindaco, e lui è il presidente di una commissione importante come quella della Cultura, per poter prendere i finanziamenti. Non è un caso che con la Polverini non riuscimmo a prendere nessun finanziamento, al contrario di quanto c’era Marrazzo. E’ importante avere lo stesso colore politico tra Regione e Comune”.

Andolfi conclude tornando sulla figura di Ferrante: “Fino alla fine ho sconsigliato a Riccardo di prendersi un onere di questo genere. Nettuno è una città difficile da amministrare e bisogna solo fare un applauso a Riccardo. Contiamo che i nettunesi capiscano e riescano ad individuare il giusto candidato perché questa è una delle ultime possibilità per rialzarsi”.

Incontro FerranteLa parola poi è passata all’onorevole Eugenio Patanè. “Ho una stima immensa per Riccardo ed Alberto – ha detto – le Primarie sono uno strumento adeguato per il partito per scegliere il candidato a sindaco. Strumento di democrazia e partecipazione. Un modo per mettere la scelta messa in mano agli elettori. Le scelte dal’alto non funzionano più. Scegliere il primo cittadino significa scegliere una persona che vi rappresenterà con le istituzioni e con cittadini di altre città, che vi farà fare bella o brutta figura all’esterno e che vi amministra all’interno. Sento parlare tanto di rinnovamento, ma non deve essere dell’età, ma delle idee e del modo di amministrare, perché se così non fosse sarebbe un rinnovamento sterile.
Un sindaco deve conoscere la macchina amministrativa, non ci si può improvvisare in una situazione così complicata. Uno come Riccardo sa come muoversi all’interno del comune, sa come “accendere la luce”, un altro ci mette due anni a capire anche solo dove sta l’interruttore e a quel punto i treni sono passati perché i primi 6-12 di mandato sono i più importanti, sono quelli dello slancio. Dovete evitare di votare una faccia – invita Patanè – dovete votare una persona capace. Il primo cittadino deve essere innanzitutto un buon padre di famiglia, invece molte volte vedo degli sprovveduti che si affidano al primo che passa e fanno danni enormi. Serve una persona disinteressata che fa il sindaco solo per sevizio alla città. A Riccardo è stato chiesto di mettersi in gioco e al servizio della città ed ha accettato non per egocentrismo, ma per un atto di generosità e di amore verso Nettuno”. Patanè ha poi concluso citando lo storico sindaco di Roma Petroselli: ” Come disse Petroselli “Non si può amministrare una città che non si ama”  e Riccardo sta mettendo a disposizione il suo essere buon padre di famiglia per il bene della città. Sarà fondamentale chi eleggerete in consiglio e che la squadra che amministrerà sia in grado di avere un rapporto con gli enti sovraordinati. Il settennato 2014 – 2020 mette a disposizioni fondi europei per oltre 2 miliardi, fondi che neanche il 20% dei comuni del Lazio utilizzano per incapacità amministrativa. Riccardo ha tutte le carte in regola per fare il sindaco. Un politico diventa un grande uomo di Stato quando pensa alle generazioni e non alle prossime elezioni future e Riccardo è questo tipo di politico”.

Patanè - FerranteA chiudere l’incontro l’intervento più atteso, quello del candidato alle Primarie del Pd Riccardo Ferrante. “Prima di fare questo passo ho riflettuto e non è stata scelta semplice dopo la delusione degli ultimi anni e solo l’invito degli amici e l’amore della città mi hanno convinto a tornare in campo – ha detto –  solo chi ha confidenza con macchina amministrativa puoi affrontare i problemi che si trova davanti. Io credo che la politica non si faccia con i favori e sono convinti che sono molti si più i cittadini che votano in  che in cambio del solo impegno che quelli che lo fanno per un torna conto personale. Metteremo in lista giovani capaci e esperti stimati – assicura Ferrante –  E’ sotto gli occhi di tutti il bene fatto  della prima cheta chiavetta e il declino della fine . Nel 2009 abbiamo ottenuto la risoluzione del contratto con la Nettuno sevizi che stava soffocando la città. E’ merito mio e dei miei collaboratori la cancellazione dallo albo dei riscossori della Tributi italia con cui Nettuno ha perso 12 milioni con tributi italia e chissà quante cose potevamo fare per la città tra manutenzioni di scuole e strade. Abbiamo pagato 40 milioni di debiti – ricorda ancora Ferrante – ottenendo transazioni favorevoli con risparmio di 4 milioni senza interessi passivi e spese legali. Una cosa inconcepibile per un ente pubblico, ma che per me che vengo dal settore privato, è sembrata una cosa più che normale. Nel 2012 chiudemmo i contratti in derivati che ammontavano a 94 milioni per il comune di Nettuno. E oggi il comune nettunese si può vantare di essere uno dei pochi comuni in italia a non avere il problema dei derivati. E’ stata sciagurata la scelta nel 2012 di azzerare la giunta e da lì iniziato lento declino che ci ha portato  ad avere una città insicura e sporca. Non bastano slogan per governare, c’è bisogno di capacità e esperienza per risolvere i problemi che affliggono la città. Non ho paura di lavorare, ci  sono abituato perchè ho sempre lavorato. I
Nettunensi si devono impegnare a scegliere il prossimo sindaco. Bisogna scegliere un nettunese e non un trapiantato qui, uno che ami veramente la città. La buca di piazzale Berlinguer è una ferita aperta lasciata da Chiavetta che sta distruggendo le attività commerciali. Un problema serio e che bisogna avere capacità per affrontare e risolvere problema  e noi valuteremo di risolvere il contratto in autotutela e  ripartire con finanziamenti pubblici regionali, più facile  da ottenere con il PD alla guida della città. Con la destra perderemmo altro 5 anni con destra le casse saranno chiuse e non ci saranno finanziamenti. Sono abituato a lavorare con esperti e professionisti ed allo stesso modo che intendo risolvere i problemi della città. Tenterò di fare la mia parte e spero che la gente mi segua. Invertiamo con il nostro progetto questo  trend negativo che Nettuno sta vivendo e che non merita assolutamente”.