Saranno inviato nei prossimi giorni ai cittadini del Comune di Nettuno i bollettini per il pagamento dei numeri civici che sono stati affissi la scorsa estate su tutti i palazzi che si trovano sul territorio comunale. La polemica relativa alle “mattonelle” e al costo dell’appalto per i numeri civici ha travolto la giunta comunale guidata da Alessio Chiavetta durante la scorsa primavera, quando è stato chiaro che l’appalto da 1.483.200 euro, sarebbe gravato proprio sulle tasche dei cittadini (c’è da specificare che il costo, che dovrebbe essere di 56 euro circa, non prevede solo l’affissione dei numeri civici ma anche il piano di razionalizzazione della toponomastica cittadina con la ridefinizione di parte della numerazione civica non sempre omogenea). Proprio le polemiche dell’opposizione politica e della cittadinanza hanno indotto l’allora sindaco Chiavetta, durante uno degli ultimi consigli comunali prima della sfiducia, ad impegnarsi sul fatto che il costo delle mattonelle non sarebbe stato sostenuto dai cittadini. «Abbiamo studiato una modalità di copertura dei costi del servizio di revisione della numerazione civica all’interno delle maglie del bilancio – annunciò a novembre del 2014 Chiavetta con una nota stampa – ripeto e ribadisco: i cittadini di Nettuno non dovranno pagare nulla per la posa dei numeri che sta avvenendo in questi giorni. Se qualcuno riceverà bollettini di pagamento sappia che non sono stati inviati dal Comune: si tratta di tentativi di truffa che verranno segnalati alle autorità competenti”. Una promessa che non sarà mantenuta. L’Amministrazione commissariale, infatti, dopo un’attenta analisi dell’appalto e della documentazione, ha valutato impossibile che a sobbarcarsi la spesa, ingentissima, possano essere le casse comunali in evidente affanno. Basti pensare che, dopo aver contratto un mutuo trentennale per ripianare la situazione debitoria, a dicembre è stata richiesta un’integrazione di circa un milione di euro alla Cassa Depositi e prestiti per garantire le spese. Quindi è stato dato mandato agli uffici di procedere secondo le indicazioni originariamente previste e di inviare i bollettini. Sulla vicenda e sull’entità dell’appalto, a dicembre dello scorso anno, il consigliere regionale Fabrizio Santori, ha presentato un esposto in Procura di cui ad oggi non si conosce l’esito. Infine, quindi, dopo tante polemiche a pagare saranno proprio i cittadini.