“In merito al rinnovo delle cariche sociali di Acqualatina SpA, noi Sindaci e rappresentanti dei Comuni di Anzio, Fondi, Gaeta, Monte San Biagio, Prossedi, Rocca Massima, Roccasecca, Sonnino, Sperlonga, Vallecorsa, Ventotene, respingiamo le affermazioni dei Sindaci di centrosinistra che, invece di prendere parte ai lavori e proporre e sostenere pubblicamente propri candidati meritevoli, hanno deciso di abbandonare l’Assemblea forse nel tentativo di nascondere le proprie difficoltà nel proporre e votare un nome tra quelli ritenuti idonei. Basti pensare che l’assenza di molti di essi ha comportato di fatto l’azzeramento di qualsiasi possibilità di elezione di eventuali candidati”. Una dura presa di posizione tra fazioni, che sembra destinata a non finire qui. “Nessuna logica spartitoria o di opportunità politica ha guidato le nostre scelte, che sono state adeguatamente motivate nel corso dei lavori e che hanno visto i Sindaci presenti assumere anche posizioni diverse, proprio in ragione dell’autonomia con cui ciascuno ha espresso le proprie valutazioni. Il Comune di Vallecorsa ha scelto solo l’avv. Giuseppe Addessi e si è astenuto sul Collegio Sindacale; Roccasecca ha votato Addessi, Giancaspro e Rotondo. Si è registrato un consenso unanime tra noi sul nome dell’avv. Addessi – e probabilmente se anche altri Sindaci fossero stati presenti si sarebbero uniti – in ragione di una continuità che si è ritenuto doveroso garantire a fronte di un lavoro svolto, in rappresentanza dell’intero Consiglio uscente, in netta controtendenza rispetto a tutti gli altri soggetti gestori del servizio idrico, registrando efficacia e tempestività nei servizi sul territorio (basti pensare a come è stata affrontata e risolta la delicata emergenza dell’arsenico) e altresì dimostrando capacità finanziaria con significativi utili di gestione. E’ inoltre doveroso precisare che, dovendo procedere ad una nomina che tenesse conto delle quote di genere, fortemente voluta dai colleghi di centrosinistra e da noi condivisa, i sottoscritti hanno potuto scegliere solo tra due nominativi sia per il Consiglio di Amministrazione che per il Collegio Sindacale, individuando la figura con maggiore esperienza e rilevante profilo professionale. Così come si è proceduto per il terzo nominativo del CdA e per gli altri componenti del Collegio Sindacale, i cui curricula sono le uniche e reali motivazioni della scelta. Appare evidente che qualcuno avrebbe auspicato una condivisione politica che invece, considerando il percorso di modifica dello Statuto – voluto espressamente su iniziativa dei sindaci di centrosinistra – ha lasciato il posto all’autonomia dei singoli Sindaci, i quali al termine della verifica dei requisiti da parte dell’apposita commissione, hanno potuto scegliere tra una rosa di nominativi, esprimendo ciascuno le rispettive valutazioni. Apprendiamo che all’indomani delle nomine vi sono state due rinunce da parte di soggetti individuati. Ciò, pur lasciandoci alquanto perplessi – considerato che le scelte sono state effettuate sulla base di domande e curricula presentati dagli interessati a seguito di Avviso pubblico e della relativa verifica dei requisiti da parte dell’apposita Commissione – conferma che nessuna intesa di natura politica ha sovrinteso le nostre scelte”.