Home Politica Anzio – Commissione mense, Tulli chiede l’esonero di Gatti

Anzio – Commissione mense, Tulli chiede l’esonero di Gatti

E’ stata inviata dal segretario del Psdi Paride Tulli al Presidente Consiglio Comunale Sergio Borrelli e al Sindaco di Anzio Luciano Bruschini una richiesta per sistemare la situazione delle Commissioni consiliari, falsate dai diversi cambi di casacca dei consiglieri comunali. “Che in questa legislatura il cambio in corsa della casacca sia il gioco preferito da metà dei consiglieri comunali è ormai acquisito – spiega Tulli, che condivide il suo progetto politico con Marco Maranesi, ex capogruppo d Forza Italia, attualmente nel gruppo misto, dopo aver tentato invano di entrare nel Pd, scontrandosi con i vertici locali – ma quando il giochetto serve a sottrarre posizioni alla minoranza per favorire la maggioranza o meglio i propri interessi, il Psdi non ci sta. Per la delicatezza del ruolo che la commissione mense ricopre in quel settore come già in passato si è verificato, non può essere scippato il posto dell’unico rappresentante della minoranza dal furbetto di turno. Mi riferisco al consigliere Davide Gatti che venti giorni fa si dichiarava in commissione cultura di appartenere all’opposizione e quindi farsi eleggere in commissione mense per quel ruolo, e una settimana dopo in consiglio aderire alla maggioranza con il gruppo di Fontana. Il PSDI si chiede se la minoranza presente non si sia accorta dello scippo oppure era di fatto concorde, noi non siamo silenti o dormienti come certi consiglieri d’opposizione e alle regole ci teniamo. Pertanto nel momento stesso che Gatti si è dichiarato in maggioranza è decaduto dalla commissione mense e il suo posto va riassegnato all’unico consigliere di minoranza rimasto in commissione cultura. Il regolamento della commissione è chiaro, la componente politica è rappresentata da uno di maggioranza e uno di minoranza, non c’è bisogno neanche delle dimissioni la scelta del consigliere lo esclude automaticamente da l’una o l’altra posizione. Chiediamo pertanto al presidente del consiglio comunale quale garante dei regolamenti di ripristinare la giusta proporzione”.