Mentre una parte del Pd, con l’appoggio delle alte cariche romane, sta lavorando alla semplificazione del quadro politico locale, in vista delle elezioni di giugno, spingendo su una candidatura unica e condivisa (quella di Rino Combi, che non apprezza affatto l’ipotesi Primarie), gli esponenti del centrosinistra di Nettuno, non ci pensano proprio a “lavorare in un’unica direzione” e allargano quadro di riferimento e possibili candidature. A quanto pare, infatti, è ormai prossimo il ritorno tra le fila dei democratici dell’ex sindaco Carlo Conte, ex primo cittadino ed ex Pd in disputa con parte del direttivo vincente alle ultime amministrative. Appianate le divergenze Conte sarebbe pronto ad un ritorno in grande stile, con annesso incarico immediato nel gruppo degli otto che si sta occupando dell’Albo degli elettori (la cui raccolta firme procede così a rilento da far pensare che forse fare “i numeri” che servono non siano una priorità). E insieme al nome di Conte, tra le fila dei democratici spunta quello di Marchiafava tra i possibili competitor alle Primarie. Insomma, a meno di sei mesi dal voto tanti davvero i dubbi del centrosinistra. Non è chiara la possibile coalizione e non è certo che si faranno le primarie mentre cresce il numero di possibili sfidanti, da Giacomo Menghini a Riccardo Ferrante, da Daniele Reguiz a Marchiafava appunto, senza dimenticare che ogni tanto spunta il nome di Gialunca Franco. In questa situazione resta in piedi l’appello, al momento rimasto inascoltato, del Nuovo centrodestra guidato da Mario Pitò, che chiede un nome unico e un accordo di coalizione per essere vincenti.