“Alla faccia dell’emergenza abitativa. Il Comune di Nettuno, secondo segnalazioni pervenuteci, ha deciso di vendere parte del patrimonio abitativo da sempre utilizzate a fini di Edilizia Residenziale Pubblica. Per venderle dovrà liberarle dagli attuali inquilini, legittimi assegnatari perché vincitori di un bando pubblico, disponendo (almeno si spera) il loro trasferimento in altri alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e sottraendo quindi altre case a chi è in cima alla graduatoria delle case popolari e sta aspettando una legittima assegnazione. Città Futura non si arrende. Chiediamo a tutti i nettunesi di esprimere la loro solidarietà agli inquilini che non vogliono essere deportati inviando una mail al commissario prefettizio (RAFFAELA.MOSCARELLA@COMUNE.NETTUNO.ROMA.IT e a INFO@PEC.CITTAFUTURA-NETTUNO.IT) scrivendo: LE CASE NON SI VENDONO. CHIEDIAMO TUTELA PER I NETTUNESI!”.
In realtà le case popolari sono state messe in vendita con una via preferenziale per gli occupanti che ci vivono da sempre a prezzi davvero accessibili, valutati utilizzando i criteri dell’equo canone al minor costo e scontando i canoni versati dagli occupanti. Quindi, un appartamento può venire a costare dai 40 ai 50mila euro. Una somma decisamente abbordabile se si considera quello che una famiglia che non ha accesso all’edilizia popolare paga anche per il più piccolo degli alloggi e che, soprattutto, può essere rivenduto a più del doppio.