Dopo la pausa estiva, riprendono i lavori del consiglio comunale di Anzio. Giovedì scorso il consigliere del Pd di Anzio, Andrea Mingiacchi, durante il suo intervento ha ribadito la necessità di pensare ad un maggior sviluppo turistico e socio-culturale della città neroniana ed ha presentato le sue proposte con una mozione e due interpellanze. “L’opportunità di crescere come polo turistico culturale della nostra cittadina, oltre a dover essere sostanziata da un progetto credibile e di qualità al quale stiamo lavorando, deve svilupparsi sul fondamento della valorizzazione. È questo il principio – spiega il politico anziate – che ha dato stimolo al lavoro che ho prodotto in questo consiglio comunale per chiedere, attraverso una mozione, di partecipare al bando nazionale per la riqualificazione e valorizzazione delle aree periferiche più degradate, bando per il quale vengono stanziati ben 200 milioni in tre anni. Al bando potranno partecipare tutti i Comuni senza limiti demografici facendo domanda entro il 30 novembre 2015. La mozione, seppur non è stata messa ai voti, è stata acquisita come proposta dal Sindaco”.
Mingiacchi ha presentato, inoltre, due interpellanze: la prima relativa al Palazzetto dello sport, la seconda riguardante la realizzazione di un monumento ai pescatori di Anzio. “In merito all’adeguamento dello palazzo dello sport – spiega Mingiacchi – ho proposto che una parte della struttura diventi una sorta di centro polifunzionale per i giovani, dove poter svolgere corsi di formazione didattici, musicali, sportivi e ricreativi per valorizzare ed arricchire la crescita dei ragazzi di Anzio. Nella seconda interpellanza, data l’importanza dell’attività della pesca nella nostra città che nasce intorno al porto ad opera pescatori, ho proposto la realizzazione di un monumento ai pescatori di Anzio, da collocare preferibilmente, al termine del muraglione del molo Innocenziano, dove in passato era collocato il fanale rosso dell’ingresso portuale. Tale scelta contribuirebbe anche alla rivalutazione di un area poco valorizzata e troppo lontana dall’interesse di residenti e villeggianti, anche se distante poche decine di metri dalla piazza centrale. Solo valorizzando la nostra identità e condividendola che può esserci sviluppo turistico-culturale”.