E’ una telefonata carica di speranze per gli amministratori locali quella del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi alla Festa Azzurra di Anzio. Il leader azzurro non piange sulla fuoriuscita di tanti senatori e deputati, che hanno scelto altre case “perché ci hanno usato come mezzo per coltivare ambizioni personali e non per fare politica per i cittadini e i territori” ma anzi rilancia. “Roma è caduta – ha detto – Marino ci ha messo fin troppo tempo a lasciare, ora abbiamo l’occasione di riprenderci la capitale dopo i danni che sono stati fatti e cambiare tutto. I nostri bravi amministratori locali, grazie alla fuga degli ambiziosi avranno l’occasione di farsi valere sia a livello locale che a livello nazionale, i migliori li metteremo nelle nostre liste per tornare a governare”. “Dobbiamo farci trovare pronti – ha sottolineato ancora Berlusconi, più volte applaudito dalla platea azzurra – tutti sapete che Roma è diventata simbolo di mala-amministrazione e di mala-gestione della cosa pubblica. Le dimissioni del sindaco ci offrono la possibilità di recuperare quel rapporto di fiducia con i cittadini che era venuto meno per causa di una politica inconcludente e perfino corrotta. Siamo chiamati a ridare alla politica la dignità che merita, avvicinandola ai bisogni delle famiglie, delle imprese, dei cittadini”.