E’ stato il consigliere del Pd Ivano Bernardone a presentare in consiglio comunale ad Anzio al Sindaco Luciano Bruschini, all’Assessore al Bilancio Patrimonio Personale Giorgio Zucchini e all’Assessore ai Lavori Pubblici Alberto Alessandroni un’interpellanza a risposta scritta per avere dei “Chiarimenti in merito a possibile rotatoria tra via Valle Schioia e via alla Marina”. “Il sottoscritto consigliere comunale- si legge nel documento – premesso che il Consorzio di Lavinio ha pubblicizzato come prossimi i lavori per la realizzazione di una rotatoria presso l’intersezione stradale tra la Via di Valle Schioia e Via alla Marina; resta inevasa ogni richiesta già avanzata all’amministrazione al fine di chiarire definitivamente la natura e la legittimità del detto consorzio e quindi la sua reale possibilità di dare seguito a vere e proprie opere pubbliche; il progetto ventilato interesserebbe un’importante arteria comunale, gravata da rilevante traffico ed il cui adeguamento non può che essere precipua competenza dell’ente attraverso specifiche ed accorte iniziative; non si rinvengono in nessun atto di programmazione e pianificazione dell’ente comunale decisioni in merito ad una così ingente modifica della viabilità locale ne quindi è dato sapere chi ed a quale titolo sta dando seguito a tale determinazione; considerato che le caratteristiche dell’intersezione stradale in oggetto sono tali da non garantire la realizzazione di una rotatoria nel rispetto delle leggi e delle norme tecniche di riferimento. In particolare le rotatorie devono possedere specifiche caratteristiche costruttive (traiettorie di deflessione, raggi di curvatura, angoli di incidenza tra i bracci stradali) che difficilmente potranno essere realizzate in modo conforme nel sito in esame. In breve sussiste il fondato rischio che soluzioni non adeguatamente verificate inducano pericoli per la sicurezza stradale e inefficienza della viabilità; data la complessità del nodo stradale è quindi oltremodo necessario che ogni suo adeguamento sia curato da progettista abilitato, attraverso i prestabiliti passaggi progettuali (preliminare, definitivo ed esecutivo) da sottoporre al vaglio ed alla validazione dell’ente e dell’ufficio competente (ufficio tecnico comunale); non è dato sapere se le modalità di affidamento dei lavori in argomento sono pienamente coerenti con le norme vigenti in materia di appalti ne se agli atti del comune si rinviene l’atto costitutivo o statuto che legittima il consorzio in argomento quale ente pubblico con autonoma capacità di appaltare la costruzione di opere infrastrutturali;
Interpella per chiedere un’immediata verifica dell’iniziativa che si riferisce avviata con particolare riguardo a: ■ rispondenza delle opere ipotizzate alla programmazione delle opere pubbliche comunali in materia di viabilità; ■ coerenza delle procedure che si intende avviare con quelle prescritte per l’appalto di opere pubbliche; ■ effettiva idoneità del Consorzio di Lavinio a dare corso a procedure per la realizzazione di infrastrutture pubbliche comunali; ■ validità del progetto e sua coerenza con le norme in materia di sicurezza stradale e per sapere se l’amministrazione intende rispondere alle precedenti richieste di approfondimenti e chiarimenti per dirimere definitivamente l’annosa problematica relativa ad un consorzio che impone ai cittadini l’inutile duplicazione di tributi in un quadro di assoluta carenza di chiarezza e di legittimità”.