Le questioni centrali sollevate dall’Assessore Sebastiano Attoni durante la presentazione dei progetti relativi alla lottizzazione Puccini e che riguarda in particolare la città di Anzio e i suoi cittadini sono legate alla questione occupazionale e al Parco, da 60 ettari (sarebbe per estensione il quinto del Lazio) di cui l’Amministrazione comunale avrebbe la totale gestione e che diventerebbe di proprietà del Comune non appena verrà presentata la prima richiesta di concessione edilizia. La sfida occupazionale è immediatamente intuibile. Lavoro per i cittadini di Anzio in fase di realizzazione delle strutture, lavoro per la cura e la gestione degli alberghi. In strutture simili serve ogni genere di personale e non solo stagionale (le tre tipologie di alberghi, infine porterebbero turisti in zona tutto l’anno, anche sulla base di studi effettuati dalla proprietà sulla situazione infrastrutturale nazionale – non esiste un villaggio stile Valtur nel centro Italia, non esiste un polo congressuale nella nostra zona e fino a Terracina…) una spinta nel settore turistico importante. Per quello che riguarda il parco la sfida è tutta dell’Amministrazione comunale. “Dobbiamo dimostrarci in grado di saperlo gestire – spiega Attoni – io spero anche con la collaborazione dei privati”. Si parla di un maneggio, di una recinzione per la sicurezza, di percorsi naturalistici, della salvaguardia dei flussi migratori degli uccelli. Non si parla invece di gestione e sfruttamento economico legato ad ulteriori cubature. Una sfida che si spera di vincere. Infine l’amministrazione sembra pronta anche a ridiscutere parte del prg che – spiega Attoni – non ha dato i risultati sperati.