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La Lega di Pomezia replica a Giacomo Castro: “Da lui ingiurie e falsità”

A seguito dei numerosi comunicati ed interviste della lista “Valore Civico Pomezia” e del Consigliere Comunale che la rappresenta, Giacomo Castro, nei confronti della Lega — Pomezia, è doveroso fare un po’ di chiarezza e ripristinare la verità, soprattutto a seguito della pessima figura per il proprio ruolo di opposizione che gli è stato assegnato da parte dei cittadini di Pomezia, appreso dai “social” e dall’intervista da egli stesso rilasciata sul “Pontino Nuovo”.
Vorremmo spiegare a Giacomo Castro che è stato eletto Consigliere Comunale a Pomezia in virtù della sua candidatura a Sindaco nella lista di cui sopra, ed è stato l’ultimo degli eletti, ovvero fra i candidati a Sindaco è quello che ha ottenuto il minor numero di suffragi elettorali.
Duole dover spiegare a Giacomo Castro che la Lega, invece, seppur in coalizione, è risultata essere la lista che ha quasi triplicato i consensi rispetto alla sua, è stata la seconda lista della coalizione vincente con circa il tredici per cento (13%) dei voti totali espressi democraticamente dai cittadini di Pomezia.
Vorremmo altresì spiegare a Giacomo Castro che la legge elettorale in essere, ideata e proposta nel lontano 1993 per i Comuni oltre i quindici mila abitanti, è stata generata da un illustre legislatore che oggi è il presidente della Repubblica Italiana e si chiama Sergio Mattarella, il quale, a seguito dei numerosi cambi politico — amministrativi, volle cercare di evitare inciuci all’interno dei Consigli Comunali, assegnando di diritto il 60% dei seggi alla coalizione vincente ed il 40% alle coalizioni perdenti, per cui, caro Giacomo Castro la Lega è pienamente legittimata a governare. A lei è stato assegnato dai cittadini e dalla vigente legge il ruolo di opposizione che, fra l’altro a detta anche di tutti gli altri consiglieri comunali di opposizione, lei ha disatteso.
Morale quindi, da parte sua non credo che possa farne ad altri, ancor meno alla Lega.
Torniamo ai fatti, lei ha affermato che la Lega destabilizza l’azione amministrativa, ebbene se si riferisce al fatto che non vota tutti gli atti della maggioranza ciò è vero, in quanto gli atti ritenuti non graditi e soprattutto che generano molteplici perplessità amministrative, la Lega li ha combattuti, le ricordo ad esempio che sia il cosiddetto “Rudere 1” sia il secondo sito non sono stati da noi accettati.
Esempi questi di correttezza e lealtà come ad esempio e più concreto per il secondo sito abbiamo espresso contrarietà all’acquisto aprendo eventualmente ad un contratto di affitto limitato al termine dei lavori del sito scolastico della “Marone”.
Vede Giacomo Castro, che le nostre liti con la maggioranza nascevano esclusivamente dalle predette visioni amministrative diverse per alcuni argomenti ed anche per quanto riguarda altre problematiche amministrative della nostra città, perplessità anche procedurali, per argomenti come la pulizia della città, la gestione del verde ed anche la passività nei confronti di alcuni progetti ereditati sul PNRR. Vogliamo però tranquillizzarla, lo scontro che lei definisce di portata nazionale fra Lega e Fratelli d’Italia non esiste ed è frutto solo della sua fantasia che certamente lei usa per autogiustificarsi dalla figuraccia da lei fatta nel non apporre la propria firma dal notaio forse, è con un po’ di onestà mentale un giorno scopriremo la verità.
Ritornando alla questione relativa alle firme notarili di dimissioni, le ricordo che all’epoca la Lega forniva un appoggio esterno all’amministrazione comunale tant’è che più volte, il Sindaco stesso ha affermato di essere in tredici e di andare avanti comunque anche senza la Lega per cui quando due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia hanno posto le prime proprie firme dal notaio riducendo quindi il consenso a soli undici i membri di maggioranza, ben due consiglieri comunali della Lega hanno apposto le loro firme credendo che le altre nove giungessero dall’opposizione di cui lei si onora di farne parte, per cui si sarebbe arrivati a ben tredici firme che equivalgono allo scioglimento del Consiglio Comunale e, forse si sarebbe evitato anche l’acquisto del sito ad utilizzo scolastico che lei dice di avversare e che nei fatti, non votando la decadenza, ne ha permesso l’acquisto.
Caro Giacomo Castro questi sono i fatti, lei ha dato l’idea del bimbo che mette le mani nella Nutella e dice di essersi sbagliato, in realtà molta Nutella manca: vede, se lei vuole amministrare deve chiedere alla coalizione vincente se sia disposta ad accettarla uscendo allo scoperto politicamente e dicendo di condividere le scelte del nostro Sindaco, alla luce quindi del sole, modificando anche il nome della sua lista in “Civico” togliendo davanti la parola “Valore”, se ciò avvenisse.
Nel ripetere che questo nostro documento fa seguito alle sue ingiurie e falsità espresse anche per iscritto, le ricordiamo che avendo lei fatto tale scelta ed avanzato richieste politico — amministrative al Sindaco che di seguito ad esempio le illustrerò, i partiti politici della coalizione, al di fuori del perimetro comunale, ovvero i segretari provinciali, hanno ritenuto di dover ricompattare la maggioranza nel rispetto degli accordi preelettorali ed anche a nostro avviso giustamente, per evitare gli eventuali inciuci che il nostro Presidente della Repubblica voleva e vuole evitare nel rispetto della propria legge elettorale. Ed ecco quindi perché la Lega, per tali motivi, è rientrata dignitosamente nel proprio ruolo amministrativo, noi infatti non strumentalizziamo nessuno semmai il contrario e quindi, non accettiamo lezioni da nessuno sia per l’interesse pubblico dimostrato che per la legalità caro sig. Giacomo Castro, noi non chiediamo di bloccare un servizio di isola ecologica posta non nel parco dei “Finzi Contini” ma limitrofa alla Fiorucci per evitare che si inquini il territorio con spazzatura, rifiuti e quant’altro lungo le arterie stradali limitrofe e non solo affermando che il terreno non sia comunale e chiedendone al Sindaco lo stop vista la sua disponibilità amministrativa, caro sig. Giacomo Castro se lei leggesse la convenzione, il terreno, a detta anche della proprietà è cedibile al Comune di Pomezia immediatamente, come da convenzione fra le parti, a semplice richiesta del Comune, (leggasi convenzione) e, per quanto riguarda eventuali odori da materiale umido può essere tranquillamente non incluso; ricordandole che per l’implementazione vi è un finanziamento gratuito, esso è posto limitrofo alla industria Fiorucci, ed è forse, anzi lo è più distante dalle civili abitazioni rispetto sia all’isola ecologica di Pomezia che di Torvaianica inserite entrambe nell’ambito del pieno territorio urbano. Non crediamo che plastica, cartone, carta, materiale ferroso ed altro emanino cattivi odori!!! Non volendoci dilungare troppo un’ultima cosa dobbiamo chiarirle o meglio forse dovrà chiarirlo lei dove dice “se questi consiglieri” visto che parla dei quattro consiglieri di maggioranza che sono stati dal notaio, avessero avuto la sensibilità prima di scimmiottare le dimissioni. avrebbero potuto proporre alle opposizioni delle azioni correttive ebbene la Lega non solo non ha votato la delibera ma si è resa disponibile, ancora una volta, ad una soluzione diversa con in ultima analisi un affitto in un locale idoneo e non spendere quindi molti soldi acquistando un immobile del 1969 per metterne a norma uno del 1979. Questo sig. Giacomo Castro ha fatto la Lega, poi sig. Giacomo Castro deve chiarire forse non solo a noi ma anche al Prefetto di Roma quando dice e scrive testuali affermazioni: ma vi è di più.
C’è infatti il serio sospetto di una regia dietro a questo blitz per la spartizione del potere nel lungo periodo di Gestione del Commissario Prefettizio da qui fino alla prossima tornata elettorale primaverile. In effetti se si analizza la vicenda la soluzione prospettata alla caduta dell’attuale Sindaco, ovvero il lungo periodo di gestione del Commissario Prefettizio con i soli dirigenti senza più consiglieri comunali il cui compito è proprio quello di controllare l’azione amministrativa non sarebbe stata migliore dell’attuale situazione
Soprattutto nell’imminenza delle gare per l’affidamento delle concessioni balneari che per legge dovranno tenersi entro la prossima estate.
Con le parole da lei testé citate e scritte, non si comprende se lei non si fida del Commissario Prefettizio, che ricordo è un funzionario nominato dal Prefetto di Roma, a volte con il concerto del Ministro dell’Interno, ove lei ipotizza che a seguito dell’eventuale scioglimento del Consiglio Comunale tale funzionario governativo, con l’ausilio di dirigenti comunali avrebbero gestito le gare arbitrariamente, anzi parla proprio di: “blitz per la spartizione del potere nel lungo periodo di gestione del Commissario Prefettizio”.
Tali affermazioni come dicevamo poc’anzi sono gravi lì dove toccano una sua ipotesi non proprio legale nei confronti di Commissari Prefettizi specificandone anche il tipo di gara, per cui informando il Prefetto di Roma pare che vi siano anche elementi per uno spunto investigativo a fronte delle sue affermazioni, magari controllando pure se nei cinque giorni in cui le dodici firme sostavano presso il notaio, la sua utenza telefonica quante e soprattutto da chi abbia ricevuto e/o inviato comunicazioni; perché, vede sig. Giacomo Castro un eventuale voto di scambio, anche solo politico, visto il suo ruolo di opposizione può anche comprendere o generare una qualche forma corruttiva.
Siamo certi che non sia così, come siamo certi di averle chiarito il ruolo della Lega a Pomezia, sperando di essere stati sufficientemente esaustivi e di avere svolto il nostro ruolo di forza politica di maggioranza con scienza e coscienza in maniera diversa dalle sue affermazioni”. Queste le parole del Commissario politico della Lega Pomezia Luigi Lupo.