Le elezioni politiche a Nettuno sono previste per il prossimo mese di maggio ma qualcosa si inizia a muovere fin da ora anche se, a dirla tutta, il quadro generale resta davvero nebuloso. Il Pd in questi giorni, dopo un lungo tira e molla sulla questione Primarie (farle oppure no il dilemma che forse ancora non è stato sciolto), sta tirando le fila per arrivare ad organizzare la scelta del candidato sindaco di coalizione con delle regole chiare. Mentre si lavora all’Albo degli elettori (si è davvero all’inizio) pare che di progressi sulla coalizione ne siano stati fatti pochi. Al momento l’unica certezza è che insieme al Pd nel centrosinistra ci sarà la lista del Nuovo centrodestra e se alle Primarie potranno votare gli elettori del Nuovo centrodestra, ci si chiede con quali regole si potranno escludere, ad esempio, i simpatizzanti di Forza Italia o dell’area ex Pdl che magari vogliono esprimere il proprio voto per il candidato della lista che fa capo all’ex consigliere Mario Pitò. Se il centrosinistra inizia a lavorare su regole e candidature (per le primarie si fanno da tempo i nomi di Daniele Reguiz e Giacomo Menghini, ma anche di Rino Combi, dato per favorito e di recente pare che anche Riccardo Ferrante voglia concorrere con l’appoggio di Alberto Andolfi, anche lui nel comitato dei sette dopo il passaggio con l’Api) il centrodestra sembra in altissimo mare. L’opposizione nell’ultimo consiglio comunale non si è compattata dopo la caduta di Chiavetta e mentre non si hanno notizie certe sulle intenzioni di Carlo Eufemi (che voci vogliono in queste ore a Roma a chiedere il sostegno dei vertici di Forza Italia per la candidatura a sindaco, nonostante gli evidenti dissidi dell’ultimo periodo con Claudio Dell’Uomo e Massimiliano Rognoni e i continui distinguo fino allo stallo sulle firme per far cadere l’ex sindaco) pare che sia cosa fatta la candidatura di Rodolfo Turano. Turano dovrebbe correre con una lista civica e pare ci siano dei contatti per studiare un’alleanza con i fratelli Capolei, ma la questione è ancora aperta. Il più organizzato di tutti, secondo i soliti bene informati, sembra essere l’ex consigliere del Pd Nicola Burrini, espulso dal partito per aver firmato la sfiducia all’ex sindaco e assente dalla scena politica dall’indomani dell’arrivo del Commissario prefettizio. Burrini, che sembra essere sostenuto nel suo progetto politico da diverse forze civiche, pare sia al lavoro da mesi su un programma per la rinascita della città e, tra tutte le realtà in corsa, al momento è quella più appetibile per i tanti in “cerca d’autore”. Resta l’incognita dei grillini, che si stanno organizzando ma non sembrano avere ancora un volto e un progetto chiari e di altri movimenti civici che non hanno deciso, almeno per il momento, se restare tali o impegnarsi e confrontarsi con le urne e gli elettori. Il panorama è ancora nebuloso ma c’è da giurare che a breve le nubi si diraderanno.