Sono mesi che ad Anzio si parla di toto sindaco, di candidature, auto candidature, progetti e accordi più o meno segreti (che poi sono sulla bocca di tutti) per vincere le prossime elezioni amministrative. L’ultimo “complotto” per arrivare alla caduta anticipata di Luciano Bruschini (cui non mancano i problemi, a partire dall’ultima relazione della Ragioneria dello Stato, che boccia in maniera pesantissima l’attuale gestione) è di questi giorni e partirebbe proprio da esponenti della giunta che attualmente lo sostiene. La data fissata per la caduta è quella del prossimo 15 novembre (Bruschini non sarebbe ricandidabile e si potrebbe votare a maggio con Nettuno anche se, solo ieri, in una nota stampa proprio il sindaco ha affermato perentorio che il suo mandato arriverà a compimento). I complottisti, in gran segreto, cercano appoggi per arrivare ad avere i numeri necessari alla caduta e le manovre di avvicinamento non sono passate inosservate. I malumori, almeno sulla carta, riguardano il porto e il bando che tarda ad essere pubblicato, una presunta offerta per la realizzazione del bacino neroniano, il freno che qualcuno sta esercitando dall’interno dell’amministrazione proprio sulla questione porto, ma a dare fastidio sono anche delle promesse non mantenute su nomine e incarichi di prestigio e la sensazione che il sindaco abbia già scelto il suo “successore” fuori da accordi di massima già presi. Sta di fatto che mentre il porto è bloccato e i conti del comune faticano a tornare, cresce la voglia di andare al voto… e c’è chi in questo senso si sta organizzando.