In un pomeriggio non troppo affollato il Pd di Anzio ha dato il via alla festa democratica alla Pinetella, con due ospiti d’eccezione, il presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori ed il Direttore generale della Asl Roma H Fabrizio D’Alba. A presentare gli ospiti il segretario del Pd neroniano Gianni De Micheli, a moderare il dibattito il giornalista del Messaggero Giovanni Del Giaccio, che indiscrezioni mai del tutto smentite vogliono tra i possibili candidati a sindaco del centrosinistra alle prossime comunali neroniane (che dovrebbero svolgersi tra tre anni, ma più di qualcuno scommette sul prossimo anno). Interessante la discussione che si è incentrata sulla Sanità futura e sulle evoluzioni necessarie (dopo anni di ruberie e malaffare, dopo il commissariamento del settore è arrivato il tempo delle vacche magre e dei tagli continui) alla luce di budget sempre più risicati. Tra aneddoti sulle file d’attesa lunghissime (cui i cittadini pare si siano abituati) e le persone che si presentano al Pronto soccorso soprattutto senza motivi di reale emergenza, Fabrizio D’Alba si è detto pronto a fare “una serata cantata” per ribadire che nessuno intende chiudere l’ospedale e che Anzio sarà un laboratorio per capire in che direzione la Sanità deve procedere. Leodori invece, ha fatto un discorso sensato sul fatto che le strutture sono utili se offrono servizi e sono appetibili, altrimenti è meglio chiudere e fare venti chilometri per andare da chi è attrezzato. Molto c’è da fare perché la Sanità migliori e l’obiettivo sembra essere investire sul personale e alcune strutture tagliando sulle spese, come quella farmaceutica, ultima frontiera dei risparmi in un settore in cui tutto quello che si poteva ridurre all’osso è stato ridotto. Tra il pubblico a spiccare la presenza di un nutrito gruppo del Pd di Nettuno, dall’ex sindaco Alessio Chiavetta all’ex presidente del consiglio comunale Gianluca Franco. Erano presenti anche Giacomo Menghini, Dandolo Conti e Rossella Chiavetta. Assenti invece i consiglieri comunali di Anzio. Salvo una breve apparizione di Maria Teresa Lo Fazio non si sono visto né Andrea Mingiacchi né Ivano Bernardone. Seduto ad ascoltare anche il Presidente della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino, che non si è perso una parola del dibattito.
