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Anzio – Comune, il festival delle irregolarità, tutti i documenti alla Corte dei Conti

La verifica amministrativo contabile del Comune di Anzio non ha dato l’esito sperato dagli amministratori neroniani. Le conclusioni dell’ispezione della Ragioneria generale dello Stato bocciano sonoramente l’amministrazione Bruschini che non ha convinto gli Ispettori contabili neanche con le controdeduzioni inviate in replica alla contestazione di ben 27 punti di bilancio avvenuta circa un anno e mezzo fa. Sui 27 rilievi che erano stati mossi in relazione alle scelte contabili dell’Ente – si legge nella relazione che la Ragioneria ha inviato, tra gli altri, anche alla Procura generale della Corte dei Conti e al Collegio dei revisori – si possono considerare superate solo dieci questioni in relazione alle iniziative correttive intraprese o avviate ovvero a idonee motivazioni espresse a sostegno del proprio operato”. Per le altre 17 contestazioni la situazione è tutt’altro che chiarita. Tra le contestazioni più serie il “Mancato rispetto dell’obbligo di progressiva riduzione delle spese del personale per gli anni 2008/9 e 10”. Il Comune si è avvalso di deroghe senza fornire alcuna documentazione che confermi sussistano le condizioni necessarie e beneficiarne. La Ragioneria parla poi di “Irregolare stabilizzazione del personale in staff all’ufficio del sindaco, anche in contrasto con la specifica direttiva della funzione pubblica”. La Ragioneria specifica che il carattere fiduciario del personale di staff porta il contratto in essere a naturale conclusione, quindi conteggiare il periodo di lavoro svolto in qualità di staff per regolarizzare i contratti di lavoro subordinato creano la carenza di un “requisito sostanziale” e le stabilizzazioni effettuate sono da considerarsi illegittime. E ancora, si parla di “Mancato rispetto per il 2012 del limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 per i contratti di lavoro a tempo determinato o interinale” e di “Stipula di contratto di lavoro a tempo determinato in assenza di procedure di selezione” con un metodo per cui la Ragioneria ritiene “Non superabile l’irregolarità evidenziata”. Contestate ancora “Irregolarità nelle progressioni verticali”, irregolarità nella “Mancata definizione del limite di spesa annuo per i contratti di collaborazione”, “Irregolarità negli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa” e “non corretta attribuzione di incarichi di collaborazione professionale esterna”. In quest’ultima contestazione si rilevano pagamenti ad uno stesso consulente, anche se frazionati, per la somma complessiva di 125mila euro che dovevano essere soggetti ad altra procedura. La Ragioneria ci tiene a sottolineare che il Comune di Anzio “non ha fornito comunicazione integrale degli incarichi”. E ancora si contestano “Irregolarità nella costituzione del fondo per la produttività del personale di comparto”. Si contestano accantonamenti eccessivi, ma anche la distribuzione di fondi a pioggia anche per lo svolgimento di compiti ordinari. Quindi si contesta la non corretta attribuzione di posizioni di “alta professionalità” e l’erogazione di compensi ai titolari di posizioni organizzative in violazione del principio di onnicomprensività delle retribuzioni già percepite. L’Amministrazione poi è colpevole di una “non corretta generalizzata erogazione del compenso incentivante per il recupero Ici e Tia” e dell’”Illegittimo incremento della retribuzione di posizione dei dirigenti” che, tra l’altro, sono stati erogati in misura superiore alla disponibilità del fondo. Nel mirino della ragioneria finisce anche il Segretario generale dell’Ente che ha ricevuto compensi per aver fatto parte del nucleo di Valutazione in violazione del principio di onnicomprensività della retribuzione. Infine la Ragioneria ricorda al Sindaco che “l’ente è tenuto a procedere all’accertamento delle responsabilità nei confronti dei soggetti responsabili dei procedimenti amministrativi che possono aver dato luogo a ipotesi di danno erariale e ad attuare gli atti interruttivi della prevista prescrizione, al fine di tenere indenne l’istituzione da qualsiasi danno derivante da attività poste in essere dai propri funzionari”. Quindi, “fatte salve le eventuali determinazioni della Procura regionale della Corte dei Conti che ha ricevuto tutto il materiale” il lavoro della Ragioneria è da considerarsi concluso.