“Con tutti i soldi spesi ad Anzio per la programmazione estiva, un comune normale, governato da un’amministrazione consapevole delle possibilità di sviluppo turistico culturale del proprio territorio, organizzerebbe validi eventi culturali nel corso di un intero anno, e porrebbe nel frattempo le basi per la realizzazione di infrastrutture idonee per fare cultura”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale Andrea Mingiacchi, che evidentemente non ha gradito la programmazione della stagione estiva e neanche i costi sostenuti per organizzarla. “Ovviamente – aggiunge Mingiacchi – un amministrazione di questo tipo avrebbe chiaro in mente un modello di sviluppo turistico da raggiungere, e selezionerebbe iniziative con criteri adatti al raggiungimento dell’obiettivo, come ad esempio bandi pubblici. Invece l’unico criterio che utilizza l’amministrazione guidata dal sindaco Luciano Bruschini è quello del “..a te si..a te no” strettamente legato a logiche clientelari e ben lontane da una sana crescita del nostro territorio”.