Il Presidente del Comitato di quartiere Nuova Lavinium a Pomezia ha scritto una lettera al Sindaco Veronica Felici per fare il punto sulle situazione cricche del quartiere.
“Egregio Signora Sindaco,
Le scrivo in qualità di Presidente dell’Associazione Comitato di Quartiere Nuova Lavinium ODV, per metterla al corrente di uno stato di malcontento e disagio che è stato manifestato da tantissimi residenti, nella ferma convinzione che si debba operare per il bene comune.
Una gran parte dei cittadini della Nuova Lavinium non si ritiene entusiasta per la decisione presa (amministrazione precedente) nel collocare in Piazza Aldo Moro uno SKATE PARK. Da sempre Piazza Aldo Moro, anche se malandante, era concepita dagli studenti della vicina scuola primaria Margherita Hack, come spazio di sicurezza a misura di pedone, anche nei tragitti casa scuola. Ci si domanda: era l’unico posto dove realizzare l’area di svago per accontentare giovani amanti di questa disciplina? Aggiungiamo che sul quartiere sono in fase di completamento altri lavori per il PINQUA: marciapiedi e corsie ciclabili. Purtroppo, per fare posto a queste opere si sottrarre spazio alle automobili, in particolare ai parcheggi, ed è questo l’evidente problema che si prospetta per i residenti di Via Singen, i quali si appellano a Lei e alla sua Amministrazione nel chiedere nuovi spazi da destinare a parcheggi. Segnaliamo, inoltre, relativamente alla realizzazione dei nuovi marciapiedi, che la presenza di brecciolino impaccia il camminamento (in particolare per sedie a rotelle e passeggini) e gli angoli vivi sono pericolosi. La mancanza di ascolto non porta ad avere i frutti sperati.
Per ottenere risultati utili e apprezzabili dalla cittadinanza occorrerebbe un impegno partecipativo, quel percorso di democrazia diretta che permette ai cittadini di fare proposte per orientare una parte del bilancio della città. I cittadini possono, infatti, proporre e co-progettare la trasformazione di spazi pubblici della città e suggerire attività educative, sociali e culturali per animare questi spazi.
C’è l’estrema necessità di costruire per la nostra Città un nuovo modello di sviluppo attraverso la socializzazione della conoscenza in modo tale che il processo innovativo si trasformi da aspetto tecnico, di sola competenza agli addetti ai lavori (stato attuale), ad aspetto di interesse di tutti.
Il dialogo – punto di forza dei candidati Sindaco in tutte le campagne elettorali – rimane ancora utopia. Sappiamo che questo richiede tempo e ascolto, doti che in una comunità intelligente non possono mancare per guardare ad una crescita sociale ed uno sviluppo urbano sostenibile.
Questo è lo strumento per provare a restringere quel senso di sfiducia nelle istituzioni.
La ringrazio per l’attenzione posta a queste nostre considerazioni e, auspicando un Suo immediato interessamento per quanto prospettato, distintamente La saluto a nome mio e del direttivo”.
Francesco Di Ruocco