Arriva dal ministero dell’Ambiente un decreto che dovrà essere votato a settembre dal Consiglio dei Ministri per la realizzazione nella regione Lazio di altri tre inceneritori per i rifiuti. La dislocazione prevede che questi impianti vengano realizzati nella zona dei Castelli, a Roncigliano vicino ad Albano, una seconda linea verrà realizzato a Malagrotta, è un altro a San Vittore, vicino Frosinone.
Salirebbero così a 45 il numero di inceneritori operativi in tutta Italia, con il Lazio che ne registrerebbe ben 8. Una notizia che fa togliere il sorriso dopo il no della Regione al progetto della discarica di Carano e che pone a serio rischio la qualità della vita dei cittadini e la loro salute e che si trova a pochi metri dalle falde acquifere che riforniscono anche i comuni di Anzio e Nettuno. E’ certificato, infatti, l’aumento delle malattie nelle zone in cui sono presenti questi inceneritori che rappresentano un modo di smaltire i rifiuti non certo innovativo. Invece di andare avanti, dunque, pensando alla sostenibilità si continua ad investire su vecchi progetti che si sono dimostrati inefficaci per la tutela dell’ambiente e dannosi per la salute della comunità. Diversi già i movimenti di cittadini sorti per protestare contro questi nuovi progetti, molti dei quali residenti proprio tra Anzio e Nettuno.