E’ stato bocciato dalla Regione Lazio il progetto della mega-discarica da 2 milioni di metri cubi che doveva essere costruita a Carano dove sono presenti le falde acquifere che forniscono le città di Anzio, Nettuno, Aprilia, Lanuvio, Cisterna e Velletri
Nel progetto erano stati inseriti anche impianti per preparare i rifiuti da incenerimento e trattare rifiuti liquidi speciali nonché una fabbrica di estrazione dai rifiuti organici del cosiddetto ‘bio’gas.
Determinante per il “no” della Regione la Valutazione di impatto ambientale che evidenzia l’incompatibilità del progetto con il territorio. Determinanti per questa decisione anche il sequestro giudiziario del sito e l’inchiesta penale avviata sull’ex cava dove si voleva realizzare il mastodontico progetto. Fondamentali in questo senso anche le proteste organizzate dei cittadini e delle aziende agricole del territorio che sono scesi in campo in prima persona per contrastare il progetto.