L’ufficio tributi del Comune di Nettuno è al lavoro per portare avanti le attività di accertamento per omessa o tardiva o infedele denuncia fiscale, di accertamento per omessi o tardivi pagamenti e infine, per inviare le ingiunzioni fiscali a chi non ha pagato, primo passo per arrivare alla riscossione coattiva delle imposte comunali non versate. Lotta senza quartiere, quindi, agli evasori. Un’attività iniziata da diverso tempo. L’attività di accertamento viene portata avanti dagli uffici nell’arco dell’intero anno tramite il confronto delle banche dati a disposizione degli uffici, tra cui il catasto, l’Agenzia delle Entrate, l’Anagrafe ma sono in corso accertamenti anche per scovare chi nelle banche dati non è mai stato inserito per aver realizzato immobili non denunciati. Non mancano i contenziosi tributari, in parte ereditati grazie alla gestione della Nettuno servizi. Tutti gli atti arrivati presso gli uffici sono stati trasmessi allo studio legale designato per la costituzione in giudizio presso la Commissione tributaria.
Il lavoro di accertamento tributario non inizia oggi ma è in questo periodo che si stanno concretizzando azioni messe in piedi negli anni passati. Il lavoro è iniziato nel 2009, quando la Procura di Velletri ha messo a disposizione del comune gli archivi informatici della Nettuno servizi, sequestrati alla società nel 2009. Archivi carenti e in parte non aggiornati, un punto di partenza per ricostruire lo “storico”. Solo a novembre del 2012 la Nettuno servizi ha fornito i dati degli avvisi di pagamento emessi nel 2009. Nonostante i ritardi nel mese di dicembre sono stati regolarmente emesse le cartelle di ingiunzione per i tributi a rischio prescrizione. L’ufficio ha emesso per il 2008/9 gli avvisi di accertamento e liquidazione di tutti i tributi comunali. In particolare per la Tarsu gli anni 2009/10/11 sono stati gestiti tramite Equitalia.
Allo stato attuale per il 2010 sono stati emessi accertamenti Tarsu (riconducibili agli anni 2005-2010) per un milione 49mila euro di questi 77mila sono stati riscossi, 318mila rattizzati e 485mila devono essere ancora recuperati. All’appello mancano anche 304mila euro di Tosap (anni 2008-2010).
Per il 2011 sono stati emessi accertamenti per 417mila euro di cui 112mial non sono stati ancora incassati).
Nel 2012 è iniziata una massiccia richiesta di pagamento per le imposte comunali arretrate, riconducibili a Tributi Italia. Sono stati inviati accertamenti pari a 844mila euro per la Tarsu ( dal 2007 al 2011) e pari a 6 milioni 221mila euro per l’Ici (dal 2002 al 2007). Mentre la tarsu è stata quasi totalmente versata (il credito residuo ammonta a 182mila euro) l’Ici invece è stata quasi interamente non pagata (restano in sospeso 5 milioni di euro circa).
Una situazione che non ha scoraggiato gli uffici che nel 2013 e nel 2014 hanno continuano ad inviare ingiunzioni e accertamenti Tarsu per circa 800mila euro per la gran parte ancora non incassati (per passare dagli accertamenti alle ingiunzioni di pagamento ci vuole il suo tempo). Nel 2015, l’azione dell’Amministrazione comunale per il recupero dell’evasione continuerà senza sosta. Tra l’altro, a seguito di accertamenti aerofotogrammetrici eseguiti dall’Agenzia del territorio, sono già stati scoperti dei fabbricati fantasma e,dopo le opportune verifiche in corso, verranno emessi avvisi di accertamento Ici dal 2009 ad oggi. La bollettazione sarà inviata nel mese di novembre. Sempre nel 2015 verranno inviati ulteriiori avvisi di accertamento, avvisi di liquidazione in alcuni casi (i titoli in scadenza) delle reingiunzioni notificate tramite atto giudiziario. I cittadini evasori sono avvisati.