“Siamo lieti che il comune di Anzio si sia svegliato dal torpore. Siamo altrettanto lieti che il vicesindaco della città, Giorgio Zucchini, abbia preso coscienza delle gravi carenze tecniche ed organiche dell’ospedale di Anzio dopo essersi recato presso la struttura, pur non essendo stato ‘avvistato’ nei pressi del Presidio. Siamo felici e contenti, così è se vi pare. Ma i segni del cuscino sulla faccia di un’amministrazione addormentata e perciò lontana dalla prima linea non si cancellano con una nota stampa”. Lo scrivono in un comunicato gli esponenti del Presidio di protesta permanente che da 26 giorni staziona giorno e notte fuori dall’ingresso del Pronto soccorso.
“Le città di Anzio e di Nettuno, quest’ultima colpevole di un assenteismo addirittura peggiore, per lavarsi la coscienza hanno il dovere di mettere in campo ben altre iniziative. Scendete in piazza, muovetevi, attaccate i palazzi del potere, incatenatevi se necessario ma prendete le redini di questo enorme problema in virtù del potere riservatovi dalla legge e dagli elettori. Noi perseveriamo al nostro Presidio per raccogliere il sostegno e la voce della gente che soffre mentre questo dramma si consuma sotto i nostri occhi. Seguitiamo ad appellarci ai residenti, a chi è di passaggio o semplicemente a chi crede in quello che stiamo facendo. Continuate a venire a firmare, a prendere i moduli da far riempire ai vostri conoscenti e riconsegnateceli affinché migliaia di voci formino un unico assordante coro. E questo coro – concludono – è quello che grida che alcuni Italiani non si arrendono, che ci siano gli Zucchini del caso o meno, non è una variabile che ci interessa”.