“Siamo pronti a consegnare ai diretti interessati la prima parte delle firme raccolte sui territori di Anzio e Nettuno, oltre cinquemila, firme con le quali richiediamo interventi definitivi per ripristinare l’efficienza del ‘Riuniti’ e, dunque, la dignità dei ricoverati”. Lo annunciano con un comunicato stampa gli organizzatori del Presidio di protesta permanente che da 20 giorni stazioni fuori dal Pronto soccorso dell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. “Per quanto riguarda le misure da attuare a nostro giudizio, oltre a quelle fondamentali che interessano l’integrazione di nuove e stabili risorse sia mediche che sanitarie, ci preme un intervento definitivo sulla situazione della TAC, apparecchiatura oggi talmente usurata da essere continuamente in riparazione e così obsoleta che le parti di ricambio sono difficilmente reperibili. Ci è giunta voce che i fondi per l’acquisto siano già disponibili e deliberati ma che questioni burocratiche abbiano insabbiato la procedura di acquisto di un nuovo macchinario. I pazienti del ‘Riuniti’ vengono costantemente trasferiti a Velletri per effettuare l’esame e ciò sta comportando un sovraccarico di lavoro per lo stesso apparecchio presso l’ospedale veliterno con il rischio che anche questo sia vittima dello stesso destino”. “Vogliamo sapere in definitiva quale sia l’esatta situazione delle questioni appena elencate e questa volta non lo chiede soltanto il Presidio ma tutti i firmatari!”.