Primarie si, primarie no. A Nettuno il dilemma non è ancora sciolto. Dopo la certezza del confronto in termini di coalizione tra il Pd e i suoi alleati, con la corsa ai nomi da mettere in campo, è arrivata la candidatura di Rino Combi a scombinare i piani. La scelta del nome, infatti, sembra ormai cosa fatta, resta il problema del confronto con gli altri aspiranti sindaci e la difficoltà oggettiva di far digerire un ex Pdl al popolo della sinistra ma anche dei democratici. Rino Combi, che sembra essere stato incoronato d diverse fazioni, è in piena campagna acquisti, ma la frenata sulla possibilità di fare le primarie non è piaciuta a molti dei fedelissimi. Quindi il Partito democratico, che si riunirà martedì sera (e nelle cui disponibilità ci sono già i moduli per l’adesione dei votanti) dovrà prendere delle decisioni e l’idea che sembra prevalere al momento (alle elezioni e alle possibili Primarie mancano molti mesi) è quella di “blindare” le iscrizioni. In sostanza Primarie forse si, ma solo con delle regole ferree. Il nuovo regolamento dei democratici prevede una “prescrizione” dei votanti, che devono dichiararsi simpatizzanti del centrosinistra (per evitare il voto di massa del centrodestra che potrebbe puntare sul candidato meno convincente). Il Pd sembra pronto a schierare diversi nomi, tra cui Giacomo Menghini, Roberto Alicandri e Gianluca Franco, in corsa anche Daniele Reguiz, mentre Combi dovrebbe correre con il simbolo del Nuovocentrodestra. Sempre che non passi la linea dell’investitura diretta del candidato, che potrebbe aprire le porte a soluzioni alternative per gli scontenti.